Terremoto Turchia, dal Piemonte medici e infermieri per aiutare la popolazione

Dall'aeroporto Cuneo Levaldigi arriveranno nella zona terremotata nel pomeriggio. Aiuteranno la popolazione colpita dal sisma

Terremoto in Turchia, medici piemontesi in partenza per aiutare la popolazione
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newsby Sara Iacomussi15 Febbraio 2023

Sono partiti questa mattina 61 tra medici e infermieri piemontesi alla volta della Turchia. Dall’aeroporto Cuneo Levaldigi arriveranno nella zona terremotata nel pomeriggio. Aiuteranno la popolazione colpita dal terremoto grazie a un ospedale da campo Emt2.

Terremoto Turchia, dal Piemonte team di sanitari: “Scenario di totale distruzione”

È in partenza un team di sanitari e tecnici dall’aeroporto Levaldigi. Siamo stati chiamati dal Governo italiano per questa missione in Turchia dopo il terremoto, la richiesta è stata autorizzata dalla Regione Piemonte, ringraziamo per la fiducia ma sappiamo che sarà una missione molto complicata. Chi è già lì ci riferisce uno scenario di totale distruzione e i bisogni sanitari sono numerosissimi, contiamo di essere pronti venerdì per aiutare – così Mario Raviolo, responsabile della missione in partenza questa mattina dall’aeroporto Cuneo Levaldigi per aiutare nell’emergenza dopo il sisma in Turchia – Siamo 76 persone, facciamo un primo turno di un mese, dopodiché ci raggiungeranno per il secondo turno. Ci occuperemo degli esiti dei traumi a seguito del sisma ma credo che la grossa richiesta arriverà dalla popolazione che attualmente è senza strutture sanitarie di riferimento“.

Cirio: “61 medici piemontesi in partenza: sono orgoglioso”

Anche Alberto Cirio, il presidente della Regione Piemonte, ha salutato i medici piemontesi in partenza per la Turchia. “Ho ricevuto un messaggio del capo dipartimento della Protezione Civile nazionale Fabrizio Curcio che mi ha pregato di leggerlo a questi uomini e queste donne straordinarie della sanità piemontese, 61 persone che partono da Cuneo Levaldigi con gli aerei della Guardia di Finanza che da oggi pomeriggio saranno in Turchia a portare sostegno e a dare vita all’ospedale Emt2 da campo. Andranno a salvare delle vite e questo mi rende orgoglioso. È un anno da quando partivamo per andare ad accogliere i bambini ucraini malati, oggi siamo qui a ringraziare delle persone che vanno ad aiutare un altro popolo. È giusto aiutare, il sole sorge per tutti e abbiamo necessità di aiutare con spirito di concretezza“.

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