Scuole e università, 11 crolli da settembre: a chi spettano i controlli?

Gli edifici italiani dedicati alla didattica universitaria e scolastica non sono sicuri. La tragedia sfiorata all’università di Cagliari il 18 ottobre, quando in tarda serata è crollata l’aula magna della Facoltà di Lingue dell’università della città, è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi che testimoniano un’emergenza continuativa nel settore dell’edilizia scolastica. Nel capoluogo sardo il caso ha voluto che la struttura cedesse a sera inoltrata. Fosse successo un paio di ore prima la probabilità che qualcuno restasse ferito sarebbe stata altissima. Tuttavia, come reso noto da Cittadinanzattiva, l’episodio degli scorsi giorni avvenuto in Sardegna segue altri 10 casi di crolli o distacchi di intonaco in scuole e università dall’inizio dell’anno scolastico.

Chi vigila sull’edilizia universitaria

Ma a chi spettano i controlli nelle università e nelle scuole italiane? Le prime, in qualità di Enti autonomi, sono responsabili degli edifici dove risiedono i vari dipartimenti. Ciò significa che a ogni singolo ateneo, con il proprio Rettore e i vari organi amministrativi, spetta il controllo e la manutenzione dell’edilizia, sia quando si tratta di edifici di proprietà della stessa università, sia nel caso in cui le sedi siano dislocate dal plesso centrale e siano stabili presi in affitto dall’ente universitario.
Invece, le strutture che ospitano gli universitari fuori sede, le cosiddette “Case degli studenti“, o dormitori dipendono dalle Regioni. Ne consegue che il controllo della sicurezza di questi edifici è responsabilità dell’ufficio tecnico regionale.

La sicurezza nelle scuole

L’ordine e la messa in sicurezza delle scuole e degli istituti di istruzione secondaria, invece, da quando il ruolo delle Province è stato ridimensionato con la Legge Delrio 2014 spetta al 90% ai Comuni. E, in particolare, all’ufficio tecnico comunale che deve occuparsi di fare una mappatura degli edifici scolastici e provvedere alla loro manutenzione. Solo gli istituti tecnici dipendono ancora dalle Province.
Alla scuola spetta però la realizzazione del Dvr (Documento di valutazione dei rischi) che rappresenta la mappatura dei rischi per la salute e la sicurezza presenti in una scuola.
L’onere della redazione del Dvr è in capo al dirigente scolastico, incaricato di effettuare una valutazione annuale sullo stato dell’edificio insieme a un tecnico responsabile della sicurezza presente in ogni plesso.

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