Omicidio Ciatti, il padre prima della sentenza: “Ci aspettiamo l’ergastolo”

Mi aspetto una sentenza seria, vera, e mi aspetto un ergastolo che venga dato a Bissoultanov perché l’omicidio che ha commesso è un omicidio volontario e aggravato come riconosciuto dalla Spagna“. Lo ha detto prima dell’udienza nell’aula bunker di Rebibbia Luigi Ciatti, padre di Nicolò, il giovane 22enne morto nel 2017 fuori da una discoteca a Lloret de Mar a seguito di un calcio alla testa sferrato dal ceceno Rassoul Bissoultanov.
Durante l’udienza il pm di Roma ha chiesto la condanna all’ergastolo per il Bissoultanov, accusato di omicidio volontario e attualmente latitante. La richiesta è stata avanzata al termine della requisitoria davanti ai giudici della Corte d’Assise di Roma.
Il problema è che per la Spagna un omicidio del genere vale solo 15 anni: la vita di mio figlio non può valere 15 anni“, ha aggiunto Ciatti, sottolineando che “va da sé il fatto che purtroppo la Spagna ha fatto di tutto per farlo fuggire lasciandolo libero un mese con solo l’obbligo di firma. Aveva già tentato di fuggire nel 2021 e questa volta si è organizzato in maniera migliore ed è scappato, oppure è ancora in Spagna tanto lo cercano“. Il padre di Niccolò ha detto di aver “paura ancora adesso perché arriveranno le condanne ma manca l’imputato“.

“Grazie allo Stato per i passi importanti verso la giustizia”

Durante l’udienza Ciatti ha detto di augurarsi “che la sentenza rispetti quanto richiesto dal pubblico ministero e possa dare impulso a far si che venga catturato Bissoultanov“, ricordando che “siamo riusciti ad avere questo processo grazie allo Stato italiano. Bissoultanov è stato bloccato in Germania grazie a un mandato di cattura europeo emesso dall’autorità giudiziaria italiana, altrimenti sarebbe già fuggito ad agosto 2021“. Secondo il padre di Nicolò, “l’Italia ha commesso un solo grande errore in quella scarcerazione che non ci doveva essere perché lo avremmo avuto in carcere, e non solo lui, anche probabilmente il suo complice Magomadov che ha partecipato attivamente ed è il complice in pieno di quello che ha fatto Bissoultanov“. Ciatti ha poi ringraziato “soprattutto lo Stato italiano che ha consentito di a fare alcuni passi importanti verso quella giustizia che Nicolò merita in pieno e che noi siamo sicuri che avrà“.

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