No vax a Roma, dopo la protesta denunce e tende: “Dormiamo qui”

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Erano circa 200 i manifestanti che sono arrivati oggi, lunedì 14 febbraio, a Roma da tutta Italia per chiedere la fine dello stato di emergenza e un ritorno alla normalità senza obblighi vaccinali. “Oggi siamo qui e non chiamateci no vax – ha esordito il leader del movimento torinese Marco Liccione -. Siamo arrivati a Roma per contrastare il caro bollette, il caro benzina e tutte le difficoltà economiche che stiamo vivendo”.

Una posizione condivisa dalla maggioranza chiamata in piazza. “Noi stiamo facendo il possibile, toccherà ai ‘sì vax’ scendere in piazza quando non ce la faranno più”, rimarca la differenza un uomo appartenente ai gilet gialli. Non siamo confusi. Protestiamo per chiedere un ritorno alla normalità”, ha commentato infine una giovane manifestante.

No vax, Liccione protesta davanti a Montecitorio

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Il leader del movimento no vax di Torino, Liccione, si è poi recato fuori da Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, in segno di protesta. “Domani verranno molte più persone – ha dichiarato -, saremo tutti al Circo Massimo. Il bilancio? È favorevole, abbiamo inciso nei loro pensieri. Gli italiani sono esasperati e loro (i politici, ndr) hanno paura del popolo. Sono qui a Montecitorio perché non posso portare tutti”.

I manifestanti: “Nel vaccino c’è l’anticristo”

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Numerose sono le voci dei partecipanti alla manifestazione no vax in piazza Venezia a Roma. Tra i partecipanti anche il generale Antonio Pappalardo, leader dei gilet arancioni, che chiede a gran voce di arrestare tutti i parlamentari per aver leso la libertà degli italiani. “Nel vaccino c’è l’anticristo”, urla un manifestante. “Vogliono farci i tamponi perché così vendono il nostro Dna ai russi. Basta la saliva per trovare il virus”, ribatte un altro. Voce, quest’ultima, contraddetta da un’altra donna presente a manifestare che, ingenuamente, dice: “Anche nella saliva c’è il Dna”. La stessa, poi, ha sottolineato che non ci sono stati morti di Covid in Italia.

Tensioni con la polizia, scattano le denunce

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Alcune decine di manifestanti, dopo momenti di tensione con le forze dell’ordine, hanno infine annunciato: “Siamo qui in presidio permanente, nessuno ci può dire di andare via. Dormiremo qui stanotte”. Nel frattempo, come riporta l’Ansa, la polizia denuncerà i promotori della manifestazione non preavvisata.

Tende in piazza Venezia: “Dormiamo qui”

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Restano al vaglio degli inquirenti le posizioni degli altri partecipanti, quasi tutti identificati. La protesta, comunque, continuerà ad oltranza. Con l’avvicinarsi della sera, infatti, sono state montate due tende nei giardini di piazza Venezia e alcuni presenti hanno assicurato che passeranno lì la notte.

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