“No grazie, facciamo da noi”, il progetto che promuove l’autonomia di coppia delle persone disabili

Lo scorso 15 febbraio si è svolta “Un amore di cena, serata a lume di candela“, a Casa Mehari (villa confiscata alla Mafia, oggi sede dell’associazione), l’iniziativa di chiusura del progetto “No, grazie…FacciAMO da noi” dell’Associazione Bottega Semplici Pensieri – sostenuto dall’Otto per Mille della Chiesa Valdese. Lo scopo dell’iniziativa era migliorare l’autonomia di coppia delle persone con disabilità.

Il percorso di autonomia di coppia ha perseguito il benessere dei ragazzi nella loro vita indipendente e di coppia, coinvolgendo anche le famiglie con incontri e approfondimenti con professionisti sul tema dei sentimenti e della sessualità di persone disabili. I ragazzi, inoltre, hanno avuto modo di avvicinarsi ad una vita indipendente con delle uscite in cui hanno vissuto fuori casa per qualche giorno affrontando ogni sfida quotidiana: dalla spesa alla cucina, ai compiti di pulizia in casa – oltre che occasioni di maggiore leggerezza come visite guidate, passeggiate e shopping“.

L’importanza dell’autonomia di coppia

Così come spiega la responsabile del laboratorio creativo, Cristina Ranaldi: “La cena del 15 febbraio è stata ideata proprio come un momento di ulteriore intimità per le coppie in occasione di San Valentino. Noi li vediamo crescere e puntiamo a farli essere sempre più autonomi. Pietà? Assolutamente no. Non è questo il messaggio che deve passare. Superano ogni giorno nuove sfide che li avvicinano sempre più all’indipendenza“.

Sara, madre di (Roberto) uno dei ragazzi coinvolti nel progetto ha dichiarato che: “Sono una gioia. Regalano grandi soddisfazioni che ripagano dei sacrifici. Mio figlio e mia nuora Francesca stanno insieme da 11 anni, siamo felici“. Secondo Fabio Ammendola, tutor del progetto: “I ragazzi si sentono più autonomi nel sistemare casa, cucinare e fare faccende“. Le coppie (in ordine di apparizione: Roberto e Francesca; Mario e Maria; Marco e Simona; Alessandro e Flora) si sono dette felici ed emozionate, per alcuni “è stata la prima cena fuori insieme ed ha fatto immaginare loro un futuro indipendente“. Grazie a eventi come questo, l’autonomia di coppia diventa una possibilità sempre più concreta per le persone con disabilità.

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