Lamorgese e il caso Ardea: “Armi in casa, presto un nuovo regolamento”

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In mattinata si è svolto il comitato provinciale di ordine e sicurezza pubblica nella sede della Prefettura di Firenze, dove è intervenuta la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. E le sue severissime parole riguardano i fatti di Ardea.

I fatti di Ardea e il possesso delle armi: “Vogliamo capire”

Quello che è successo ieri è gravissimo – ha spiegato la ministra Lamorgese –. Se penso a quei due bimbi che giocavano sul prato, a quella persona che per evitare il peggio è stata attinta dai colpi di arma da fuoco. L’assassino era certamente una persona labile, che aveva un’arma. Su questo aspetto stiamo cercando di capire tramite i Carabinieri che sono presenti sul luogo. Perché il padre dell’uccisore era una guardia giurata. Aveva un’arma e devo dire che nel momento in cui è morto il padre nel 2020 nessuno ha fatto una denuncia della presenza di arma in quella casa“.

La ministra Lamorgese ha quindi illustrato in che modo funziona il tracciamento delle armi in Italia. “Attualmente – ha spiegato – la tracciabilità è garantita attraverso il Ced, ma è in via di conclusione un regolamento che disciplina il sistema informatico di questi dati. È stato un testo condiviso già con le altre forze di Polizia. È stato anche portato alla condivisione con le associazioni del relativo comparto“.

Lamorgese e la situazione di Firenze in epoca Covid

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La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese si è quindi soffermata sulla situazione del capoluogo toscano dopo questi mesi durissimi. “Abbiamo esaminato un po’ la situazione nella città metropolitana di Firenze. La pandemia ha portato un 80% di presenze turistiche in meno rispetto all’anno precedente. Molto è stato fatto dal welfare sociale. È stato valutato insieme al Prefetto e al Sindaco, il piano anti-movida. L’utilizzo anche degli steward insieme alle forze dell’ordine verrà utilizzato il fondo per la sicurezza urbana. Per Firenze parliamo di circa un milione e mezzo di euro“.

Nel piano di riorganizzazione degli uffici di pubblica sicurezza è previsto un aumento dell’organico complessivo. Con la conclusione dei corsi formativi arriveranno circa 20 unità in più come Polizia di Stato. Ma incrementerà anche il numero di Carabinieri e Guardia di Finanza. Abbiamo parlato anche di quelle che sono le eventuali infiltrazioni mafiose nell’economia legale, dovute a questo periodo di crisi economico-sociale legata alla pandemia. Non esiste una presenza organica sul territorio fiorentino“, ha concluso la ministra Lamorgese.

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