‘Io Apro’, tensione a Roma: petardi
e bottiglie contro le forze dell’ordine

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Era iniziata in modo pacifico, pochi minuti prima delle 15, la manifestazione a Roma dei ristoratori italiani sotto l’egida di ‘Io Apro’, il movimento che chiede l’immediata riapertura (non solo dei servizi di ristorazione) per contrastare la pesante crisi economica. La protesta, che non aveva ricevuto l’autorizzazione per il suo svolgimento da parte della questura della Capitale, si è accesa quando un gruppo di manifestanti ha cercato di passare il cordone della Polizia per cercare di arrivare sotto Montecitorio. Lanciati, all’indirizzo delle forze dell’ordine, petardi e bottiglie di vetro.

‘Io Apro’, forte tensione per la manifestazione dei ristoratori

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I manifestanti, arrivati da ogni parte d’Italia, hanno intonato cori contro il governo, colpevole a loro dire di non attuare politiche adeguate per il sostegno alle attività costrette a chiudere. Durante il momento di maggior tensione, uno di loro è rimasto ferito nel lancio di oggetti contro le forze dell’ordine. La Polizia Locale di Roma Capitale è impegnata nel controllo della viabilità attorno a Piazza di Monte Citorio.

I primi gruppi di manifestanti si sono riuniti in Piazza San Silvestro già dalla mattinata. “Non siamo partite Iva, siamo persone, siamo famiglie – ha affermato ad Ansa un ristoratore arrivato da Napoli -. Non siamo delinquenti, siamo persone che lavoravano 14 ore al giorno. Altri contestatori hanno inoltre ritenuto grave, dal loro punto di vista, la mancata autorizzazione allo svolgomento del corteo.

Non solo ristoratori: fra i manifestanti spunta Casapound Italia

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Fra i manifestanti anche un gruppo di persone appartenenti a Casapound Italia, giunte in piazza con bandiere tricolori, intonando cori a favore dei ristoratori. La tensione con le forze dell’ordine è salita dopo il tentativo fallito, proprio da parte di Casapound, di spostare la manifestazione davanti alla sede della Camera dei Deputati.

La loro presenza non ha incontrato il favore di tutti i manifestanti, che hanno contestato la natura politica della partecipazione al corteo. Gli agenti in tenuta antisommossa hanno comunque posizionato i blindati proprio per evitare che il corteo potesse muoversi verso Montecitorio. Anche l’area attorno a Palazzo Chigi è circondata con transenne, idranti e blindati.

 

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