Incendio a Milano, inquilini del grattacielo senza risarcimento?

L’incendio al grattacielo Torre dei Moro di Milano è stato devastante. Le fiamme hanno avvolto tutto l’edificio e hanno divorato la copertura esterna. Una volta che si sono consumate, hanno lasciato solo lo scheletro dell’edificio. La procuratrice Tiziana Siciliano e il pm Pasquale Adesso hanno aperto un fascicolo per disastro colposo. Molte delle persone che hanno perso la loro casa nel palazzo di via Antonini sono ora in albergo, in stanze pagate direttamente da loro. Il punto ora è capire se avranno diritto a un risarcimento.

Il rivestimento esterno bruciato “come cartone” e il vuoto sulle norme antincendio

Uno dei primi nodi da sciogliere su questo tema riguarda i pannelli, il cui rivestimento è stato realizzato con materiale combustibile, che circondano l’edificio. Molti condomini del grattacielo di Milano che è stato distrutto dall’incendio hanno riferito che sono “bruciati come cartone” in meno di 15 minuti. Una circostanza da chiarire, visto che l’incendio è partito dall’alto. Al di là del materiale, però, il problema è la giurisprudenza. Secondo l’avvocato Nicola Frivoli intervistato dal Corriere della Sera, non esiste nessun obbligo per i costruttori in materia di antincendio. C’è solo una lista di raccomandazioni stilate dai Vigili del Fuoco. Raccomandazioni non vincolanti.

Oltre a questo, è difficile anche stabilire la responsabilità dell’incendio. Bisogna indagare i costruttori o le ditte che hanno fornito i materiali? “Potrebbero essere considerati responsabili anche le ditte che hanno fornito i materiali, che nel capitolato dei lavori depositato in Comune sembra siano stati definiti ignifughi, ma i video che hanno ripreso l’incendio hanno mostrato come la torre si sia trasformata in breve tempo in una torcia”.

Incendio a Milano: l’assicurazione sulla casa non più obbligatoria

Nella stessa intervista, Frivoli spiega anche che dal 2013 non è più obbligatorio avere un’assicurazione per gli edifici condominiali. A volte però sono i condomini stessi a dotarsi di un’assicurazione che “garantisca sui danni originatasi nelle parti comuni e, in casi eccezionali, anche per danni conseguenti ad avvenimenti accaduti all’interno di un appartamento e dunque di proprietà esclusiva di un condomino. Il classico esempio è dato dalla caduta di un calcinaccio da un balcone di proprietà non del condominio ma di uno degli inquilini. Le polizze assicurative comunque escludono i danni per dolo o per colpa grave.

Sala: “Abbiamo offerto delle camere convenzionate”

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha spiegato di avere offerto “delle camere in alberghi convenzionati. Cercheremo di prendere dei provvedimenti adeguati”. L’incontro fra gli sfollati del palazzo di via Antonini e il sindaco di terrà la mattina del 3 settembre: “Credo che la soluzione”, ha spiegato Sala, “sia trovare delle convenzioni con privati. Infatti mi auguro che venerdì quando incontreremo i residenti potremo fare loro delle proposte che non arrivano direttamente da noi, ma che sono da noi facilitate e dove i privati possono mettere a disposizione appartamenti adeguati.

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