Green pass, Speranza: “Durata illimitata per chi ha la dose booster”

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“Prolunghiamo la vigenza del green pass dopo il booster: oggi è di sei mesi. La valutazione del Governo è di non porre limiti al green pass per chi ha il booster, che oggi conta 34 milioni di italiani. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.

“Se una regione finisce in zona rossa, le limitazioni connesse non riguarderanno le persone vaccinate”, ha aggiunto. Oltre a quelle sul green pass, Speranza ha annunciato novità anche per il mondo scolastico: “La scuola è il cuore del nostro Paese e vogliamo lavorare per ridurre il più possibile la didattica a distanza.

Le nuove norme per la scuola: “Niente Dad per i vaccinati”

“Questa è un fase diversa – ha spiegato –, quindi abbiamo deciso che i vaccinati non andranno più in Dad e nei pochi casi di Dad questa durerà cinque giorni dai dieci attuali”. I cambiamenti riguardano tutti i gradi d’istruzione: nella scuola dell’infanzia si va in Dad con cinque casi; alla primaria con cinque casi ma solo i non vaccinati; nella secondaria dopo due casi vanno in Dad solo i non vaccinati.

“Per la scuola il nuovo modello può prevedere anche il tampone fai-da-te. Lavoriamo ad un investimento su questa patologia perché i tamponi in autotesting possono essere uno strumento utile”. Il ministro della Salute ha poi sottolineato che non c’è alcuna discriminazione e i vaccini sono lo strumento che ci sta consentendo di aprire una fase nuova.

Green pass agli stranieri con un tampone supplementare

La curva sta piegando senza azioni forti, mentre altri Paesi hanno dovuto attuare forme di chiusura significative. Se ciò è possibile è perche il 91% degli italiani ha risposto al vaccino. Quindi su questa linea dobbiamo insistere”. Speranza ha quindi annunciato che il Cdm non ha adottato alcuna modifica allo smart working, pertanto “restano vigenti i provvedimenti attuali”.

“Quando uno straniero arriva in Italia ora riconosciamo lo status vaccinale del Paese di origine della persona e qualora le norme di questo status vaccinale non siano identiche a quelle del nostro Paese, chiediamo a quella persone un tampone supplementare per accedere ai nostri servizi che prevedono il green pass. Ciò consentirà la risoluzione di molti problemi e al nostro turismo di avere risposta importante”, ha concluso il ministro.

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