“Feltri si dimette da giornalista”: Libero conferma la notizia

“Feltri si dimette da giornalista”. Con questo titolo, pubblicato a nove colonne sulla prima pagina de Il Giornale, il direttore del quotidiano Alessandro Sallusti ha annunciato le dimissioni dall’Ordine dei Giornalisti del collega Vittorio Feltri. Nessuna notizia sull’edizione cartacea di Libero, quotidiano fondato nel 2000 dallo stesso Feltri, che però ha confermato il tutto venerdì mattina sulla sua versione digitale. Non sono note le motivazioni della scelta di Feltri, che negli ultimi mesi ha spaccato più volte l’opinione pubblica con opinioni controverse su temi differenti.

Sallusti: “Accanimento da parte dell’OdG”

Queste le parole di Alessandro Sallusti, che prova a spiegare le motivazioni della scelta di Feltri: “Perché lo abbia fatto lo spiegherà lui, ma io immagino che sia una scelta dolorosa per sottrarsi una volta per tutte all’accanimento con cui da anni l’Ordine dei giornalisti cerca di imbavagliarlo e limitarne la libertà di pensiero a colpi di processi disciplinari per presunti reati di opinione e continue minacce di sospensione e radiazione”.

Sallusti è durissimo contro l’OdG: “In pratica puoi fare il giornalista solo se ti adegui al pensiero dominante, al politicamente corretto – sostiene il direttore de Il Giornale -. Chi sgarra finisce nelle grinfie del soviet che, soprattutto se non ti penti pubblicamente, ti condanna alla morte professionale. A quel punto sei fritto: nessun giornale può più pubblicare i tuoi scritti e se un direttore dovesse ospitarti da iscritto sospeso o radiato farebbe automaticamente la stessa fine”.

“Io mi auguro che le centinaia di colleghi ai quali negli anni Vittorio Feltri ha offerto lavoro e insegnato un mestiere, oggi abbiano un sussulto di orgoglio, e da uomini liberi facciano sentire la loro voce – afferma ancora Sallusti –; mi auguro che i suoi oppositori aguzzini si vergognino della loro squallida miseria culturale e professionale; mi auguro che Carlo Verna, presidente dell’Ordine – quindi di tutti i giornalisti, non solo di quelli di sinistra – abbia la forza di rifiutare le dimissioni e garantire a un grande collega la libertà che merita, perché se così non fosse da oggi nessuno di noi potrà sentirsi al sicuro. E auguro a Vittorio Feltri di scrivere liberamente, anche da non giornalista, fino a che Dio gliene darà la forza”.

Le controversie legate a Feltri

Sono diverse le posizioni di Feltri che hanno creato polemiche e diviso l’opinione pubblica, in materia di diritti Lgbt, rapporto con le minoranze religiose e questioni legate all’ambiente. Negli ultimi mesi è stato rinviato a giudizio per un titolo considerato sessista nei confronti della sindaca di Roma Virginia Raggi, ha dichiarato che avrebbe “preso a schiaffi” l’attivista Greta Thurnberg se fosse stato suo padre, ha più volte espresso accuse contro il mondo islamico e, in tempi recentissimi, ha parlato di “inferiorità dei meridionali” durante una trasmissione televisiva.

Parole, queste ultime, che avevano scatenato la reazioni da Nord a Sud e, soprattutto, da parte del presidente dell’OdG Carlo Verna, che aveva dichiarato lo scorso 24 aprile: “Posso solo accettare scuse e dimissioni. La registrazione di quello che ha detto in trasmissione è chiara e viola le norme deontologiche e il principio costituzionale di non discriminazione”.

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