Fase 2, nel cantiere con misure speciali anti Coronavirus

A Torino si lavora al cantiere della Linea 2 della Metro. Il tutto avviene in piena Fase 2 del contrasto al Coronavirus con alcuni accorgimenti che rendono il lavoro degli operai più sereno e soprattutto più sicuro. A spiegarli è Massimiliano Cudia, amministratore unico di Infra.To e responsabile del cantiere: “Abbiamo iniziato a lavorare così quando abbiamo riaperto. La riapertura risale al 20 aprile e qualche giorno dopo abbiamo messo in pratica questo sistema. Lo abbiamo mutuato da alcune situazioni industriali“.

Contro il Coronavirus: misure governative e non solo

Tale sistema sta dando ottimi frutti, e ci rende sicuri che chi sta lavorando qui non è positivo al Coronavirus“, afferma Cudia. Che va poi nel dettaglio sul modo di lavorare degli operai: “Le misure di emergenza sono quelle che il Governo ha comunicato. Guanti, mascherine, l’attenzione alla distanza minima“.

C’è però anche dell’altro: “In più abbiamo aggiunto dei supplementi. Identifichiamo ogni gruppo lavorativo con colori differenti, con spazi differenti. Alla fine della giornata, ogni colore butta quanto utilizzato in appositi contenitori. Questo consente di aumentare la sicurezza nel cantiere e ci permetterà nel caso di malaugurate positività al Coronavirus di identificare quale sarà il team con il problema“.

La serenità di operai e datori di lavoro

Un sistema insomma tanto semplice quanto efficace, che Cudia elogia senza mezzi termini: “Nella sua semplicità ha un riscontro immediato in presenza di un problema che ben conosciamo, cioè l’insorgenza del Coronavirus. basta solo organizzarsi, ha un extracosto che però è tollerabile. È un modello che si usa da sempre nell’industria, si può prolungare nel tempo e permette di identificare se c’è un problema all’interno di un gruppo, per poi isolare quel gruppo“.

Questo tipo di organizzazione, oltretutto, va incontro ai timori degli operai provenienti da tutta Italia che concretamente lavorano nel cantiere: “C’è sempre un po’ di paura nell’affrontare un cantiere in tempi di Coronavirus. In questo modo riusciamo sicuramente a tranquillizzare loro, ma siamo più tranquilli anche noi“.

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