Covid, l’indice Rt sale a 0,86. L’incidenza è stabile

Continua la lenta salita dell’indice Rt. Dopo essere passato da 0,83 a 0,85 la scorsa settimana, negli scorsi giorni il dato è cresciuto di poco, arrivando a 0,86. L’incidenza nazionale, invece, è rimasta stabile con 29 casi per 100.000 abitanti. È quanto emerge dalla bozza del monitoraggio del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità relativo all’ultima settimana. Questi dati sono all’esame della cabina di regia.

Covid, cala la pressione sugli ospedali

La pressione sugli ospedali continua a calare. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in diminuzione al 3,9% rispetto al 4,1% della settimana precedente: le persone ricoverate sono passate da 370 a 355. L’occupazione nelle aree mediche è scesa dal 4,6% al 4,2%. I ricoverati in queste aree diminuiscono da 2.665 a 2.423.

Le regioni a rischio

Questa settimana sono quattro le regioni che risultano classificate a rischio moderato, contro le tre della scorsa settimana. Si tratta di Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia e Piemonte. Le restanti 17 Regioni/Province autonome risultano classificate a rischio basso. Una Regione, la Campania, riporta un’allerta di resilienza.

La rilevazione dei casi di Covid

Dal monitoraggio emerge anche una crescita del numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione. In lieve calo, invece, la percentuale dei casi rilevati tramite l’attività di tracciamento dei contatti (dal 34% al 33%). Al contrario, sale quella dei casi individuati attraverso la comparsa dei sintomi (dal 48% al 47%). Resta stabile, al 19%, la percentuale di casi diagnosticati con attività di screening. Nel monitoraggio, l’Iss spiega che “una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione e il mantenimento di una elevata risposta immunitaria, anche attraverso la dose di richiamo nelle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti. È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione e applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”.

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