Covid: “I senzatetto accedono ai centri d’accoglienza solo con test”

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Nella seconda ondata di Covid che stiamo attraversando in queste settimane, non sempre ci si ricorda delle persone che stanno affrontando seri momenti di difficoltà, a prescindere dal Coronavirus: i senzatetto. Anche perché, per potere usufruire del centri di accoglienza, le persone senza fissa dimora dovrebbero effettuare dei tamponi di controllo. E così a Roma progetto della Europe Consulting Onlus, Binario 95, cerca di dare loro fortemente una mano in tal senso.

L’assistenza ai senzatetto in pieno periodo di Covid

“Il nostro scopo è permettere alle persone senza dimore di avere l’assistenza che spetta a tutti i cittadini e poi permettere loro di entrare nei centri di accoglienza”, così Alessandro Radicchi, fondatore di Binario 95. “I privati mettono gli spazi, le istituzioni finanziano gli operatori e poi c’è il terzo settore, cioè noi che ci mettiamo le braccia e la forza. Con il San Gallicano abbiamo esteso i tamponi anche agli operatori sanitari. Si pensa che chi i senzatetto abbiano il Covid, ma non è così”, ha concluso. “Il comune ha messo a disposizione una cooperativa per il supporto sociale di queste persone. I primi dati rilevano una bassa incidenza di contagiosità nei senza dimora. Numeri? Avremo accolto più di un migliaio di persone, così Aldo Morrone, direttore scientifico dell’Istituto San Gallicano di Roma.

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