Covid, Firenze: sindacato lancia allarme contagi allo smistamento Poste

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Ventisette positivi in un mese e un decesso. È questo il bilancio, riportato dal sindacato Slc Cgil, riguardante il Centro Meccanizzazione Poste di Sesto Fiorentino (Firenze), l’hub di smistamento della Toscana. A preoccupare i rappresentanti dei lavoratori non solo le cifre, ma più in generale le misure intraprese per limitare i contagi, che a loro detta soffrirebbero di varie carenze a livello organizzativo e strutturale.

Gabellini (Slc-Cgil): “Vita dei lavoratori più importante dei guadagni”

Il responsabile locale della sigla sindacale Slc-Cgil, Piero Gabellini, non usa mezzi termini e lancia l’allarme sulla struttura a pochi chillometri da Firenze: “A nostro avviso la sicurezza qui è insufficiente. Il distanziamento sociale nell’organizzazione del lavoro non c’è, anzi: ci risulta che l’attuale organizzazione del lavoro impedisca ancor di più il corretto distanziamento. Da un focolaio in un reparto, i contagi so sono estesi ad altri reparti”.

“Abbiamo poi chiesto l’uso delle mascherine ffp2, per compensare l’assenza di distanemamento sociale, e non le abbiamo avute – aggiunge il sindacalista -. Abbiamo chiesto sanificazioni che sono state fatte, a nostro avviso, poco e male, con i lavoratori presenti nelle strutture. Eppure il virus non si propaga solo tra lavoratore e lavoratore, ma è presente anche sugli strumenti di lavoro. Tra le richieste che abbiamo fatto, poi, c’è anche quella di altro personale, perché qui c’è una carenza fortissima. Qui la gente è morta, è malata: si ripagano così i sacrifici dei lavoratori? La loro vita è più importante dei guadagni”.

Benedetti (Rls del sindacato): “Temiamo presenza di positivi asintomatici”

A fare da eco alla denuncia di Gabellini ci pensa Paola Benedetti, Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di Slc-Cgil: “In una settimana ci sono stati tredici contagi, ora siamo arrivati a ventisette compreso con un altro positivo oggi, quando pensavamo si fosse arrestato il contagio del virus. Chiediamo da tempo di fare tamponi rapidi perché abbiamo paura di avere positivi asintomatici. Siamo in zona rossa, quindi il contagio circola in azienda”.

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