Alla Cecchignola al via le vaccinazioni per chi ha gravi patologie

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Al presidio vaccinale Difesa della Cecchignola sono cominciate questa mattina le inoculazioni di siero Pfizer per le persone con gravi patologie non appartenenti alle Forze armate. La direttrice del distretto 9 della Asl Roma 2, dott.ssa Elena Meli, ha commentato: “Oggi e per tutta la settimana vaccineremo 60 persone al giorno, poi aumenteremo fino ad arrivare a 200“. Presente anche il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè: “Questa struttura dimostra come il Paese sia pronto non solo ad affrontare l’emergenza ma a superarla”. Le persone vaccinate hanno espresso pareri largamente positivi sull’organizzazione dell’hub: “L’accoglienza è stata ottima e l’organizzazione è molto efficiente. Anche gli infermieri sono stati eccellenti“.

Mulè: “Per ora nessun problema con le vaccinazioni”

Qui alla Cecchignola ci sono 32 postazioni. Finora non ci sono stati problemi: le persone sono arrivate e tornate a casa in meno di tre quarti d’ora. Questo è il modo in cui il Paese risponde con un dispositivo che coniuga le forze armate con le Regioni e tutti coloro che devono essere attori principali di un lavoro che deve consentire, entro settembre, di vaccinare l’80% della popolazione. Qui si dimostra che non solo si può fare, ma si può fare anche bene“, ha spiegato Mulè.

Sputnik, Mulè: “Sì a produzione in Italia se arriva ok dell’Ema e dell’Aifa”

Mulè ha poi parlato del vaccino Sputnik V. “Bisogna vaccinare con tutti gli strumenti che la scienza, l’Ema e l’Aifa dichiarano corretti e che sono affidabili. Se Sputnik supererà come gli altri vaccini queste prove vaccineremo anche con Sputnik e faremo ancora prima rispetto al tempo che ci siamo dati. La produzione in Italia va avviata in vista di una possibile altra pandemia. Deve riguardare qualsiasi vaccino che sia validato e che sia in grado di proteggere gli italiani“.

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