Coronavirus, la Lombardia lancia il piano “Nuova normalità”

La Lombardia vuole iniziare dal 4 maggio la cosiddetta Fase 2 della lotta alla diffusione del Coronavirus. A confermarlo, in una diretta Facebook trasmessa dai canali informativi della Regione, è l’assessore a bilancio, finanza e semplificazione Davide Caparini. “La Lombardia guarda avanti a una ‘nuova normalità’ facendo tesoro delle importanti lezioni apprese da questa pandemia: è globale (NY, Londra, Madrid), il sistema sanitario ha dato una riposta eccezionale ma va ripensato” ha detto.

Le “Quattro D”

“Abbiamo imparato che con i nostri comportamenti possiamo controllare la diffusione del virus e ciò che facciamo oggi ha ripercussioni importanti per domani – ha aggiunto Caparini -. La Lombardia chiederà al Governo di dare il via libera alle attività produttive nel rispetto delle “Quattro D”: Distanza (un metro di sicurezza tra le persone), Dispositivi (obbligo di mascherina per tutti), Digitalizzazione (obbligo di ‘smart working’ per le attività che lo possono prevedere) e Diagnosi (dal 21 aprile inizieranno i test sierologici grazie agli studi in collaborazione con il San Matteo di Pavia)”.

Cosa cambierà

A partire dal 4 maggio, quindi, la Lombardia intende fare il primo passo verso il graduale ritorno alla normalità dopo le settimane di forti restrizioni per combattere il Coronavirus e la sua diffusione. Le attività commerciali e lavorative avranno comunque delle limitazioni orarie, oltre a quelle previste dalle “Quattro D”, mentre per quel che riguarda i singoli cittadini l’obiettivo è di consentire loro di uscire di casa pur indossando obbligatoriamente le mascherine.

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