Coronavirus, aumenta diffusione rara infezione bambini nei focolai Covid

(Roma). “Solo un bambino su mille che si ammala di Covid sviluppa la malattia di Kawasaki”. È questo il punto fermo da cui parte Lorenzo D’Antiga, primario di pediatria dell’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo che insieme al collega Lucio Verdoni ha firmato uno studio sulla correlazione tra coronavirus e malattia di Kawasaki, un’infezione che colpisce soprattutto i bambini e che sembra legata alle difese immunitarie che il corpo attiva per difendersi dal Covid. In ogni caso D’Antiga rassicura sul fatto che la terapia, basata sull’uso di farmaci che agiscono sul sistema immunitario, è consolidato e ha finora portato tutti i pazienti alla guarigione.

Il legame tra malattia di Kawasaki e coronavirus

Come spiega D’Antiga, la malattia di Kawasaki è una vasculite, cioè un’infiammazione dei vasi sanguigni che colpisce le arterie, in particolare quelle del cuore (le coronarie). Si manifesta con febbre elevata e altri sintomi, tra cui un’eruzione cutanea e un’irritazione delle mucose. Può determinare un’alterazione delle coronarie, che diventano un possibile fattore di rischio per eventi avversi nell’età adulta. Si ipotizza che la causa della malattia di Kawasaki sia un virus che, stimolando il sistema immunitario, determini una reazione a catena . “Un mio collega, il dottor Verdoni, ha riscontrato questa patologia, in una forme anche grave, in vari bambini che sono stati portati nel nostro Pronto Soccorso”, spiega D’Antiga. “In un mese ne sono arrivati 10 e ora ne abbiamo altri due in accertamento. Siamo riusciti a dimostrare un legame con l’epidemia di coronavirus, che risiede nella risposta anticorpale a Covid-19”. L’esperto sottolinea che non tutti i bambini con coronavirus contraggono la malattia di Kawasaki: è necessaria una predisposizione.

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