Coprifuoco, parte la Lombardia:
poi toccherà a Campania e Lazio

Weekend caratterizzato dall’inizio del coprifuoco in diverse parti d’Italia. In Lombardia scatta da stasera alle ore 23 e proseguirà fino alle 5 di mattino per le prossime tre settimane. Ci si potrà spostare solo per “comprovate esigenze lavorative”, situazioni di necessità, e motivi di salute.  In ogni caso sarà permesso il rientro a casa. Sarà necessaria un’autocertificazione e le sanzioni sono quelle previste dal decreto del 25 marzo sull’emergenza Coronavirus.

La decisione del coprifuoco è stata presa dopo aver esaminato le proiezioni sui contagi che a fine mese, se non cambierà il trend, potrebbero portare fino a quattromila ricoveri nei normali reparti e a circa 500 in terapia intensiva. “Il mancato rispetto delle misure di cui alla presente ordinanza è sanzionato” con una multa da 400 a 3mila euro, si legge nel testo. Inoltre, a partire da lunedì 26, si svolgerà l’attività scolastica nelle scuole secondarie di secondo grado della Lombardia solo con la didattica a distanza.

Il coprifuoco nelle altre due regioni

Dopo la Lombardia, anche Campania e Lazio hanno optato per una stretta per contenere l’emergenza Coronavirus. I presidenti delle rispettive regioni, Vincenzo De Luca e Nicola Zingaretti, hanno firmato nuove ordinanze che vietano gli spostamenti, a partire dal 24 ottobre, dalle ore 24 alle ore 5 in tutto il territorio, imponendo l’autocertificazione. Consentiti anche in questi casi, gli spostamenti motivati da comprovate esigenze (ad esempio per lavoro), da situazioni di necessità o d’urgenza e per motivi di salute.

Per quanto riguarda le scuole, nel Lazio è prevista la didattica a distanza al 75% per le università garantendo il 25% in presenza con autonomia organizzativa da parte degli atenei. Scuole superiori al 50% in Dad, con autonomia organizzativa. Il provvedimento partirà da lunedì e resterà valido per trenta giorni. Nessuna chiusura di esercizi commerciali nel fine settimana. Disposta inoltre l’individuazione di strutture interamente dedicate ai positivi, così da portare il numero dei posti letto dedicati a quasi tremila (di cui 530 tra terapie intensive e subintensive).

La riapertura delle scuole in Campania

In virtù dell’impennata dei contagi in Campania, la Regione ha comunicato che la riapertura delle scuole primarie per il 26 ottobre non è certa, ma anzi “a forte rischio”. Mentre da venerdì alle 23 scatta la chiusura dei locali pubblici e dalle 24 alle 5 del mattino, con lo stop alla mobilità. Dalla mezzanotte successiva entrerà poi in vigore l’ordinanza che limita gli spostamenti interprovinciali. Non si potrà recarsi in altre province neanche se si ha una casa di proprietà: se un cittadino napoletano, ad esempio, ha una casa in Cilento non potrà raggiungerla per passarvi il weekend. L’ordinanza però non ha alcun effetto per gli spostamenti da e verso altre Regioni. Se da Napoli si vuole andare a Roma si potrà farlo, anche se questo vuol dire attraversare la provincia di Caserta.

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