Conte, mamme in protesta: “La scuola di suo figlio non è ripartita”

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Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha visitato una scuola romana. Il premier è arrivato a Torre Angela, alla periferia di Roma. Qui si è recato alla scuola media statale “Dario Pagano”, parte dell`istituto comprensivo di via Poseidone. Entrando nell’edificio, non ha rilasciato dichiarazioni ai cronisti presenti. Nel frattempo, però, in un’altra zona della città, un altro istituto ospitava una protesta diretta nei suoi confronti.

Conte: proteste alla scuola del figlio

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Si tratta delle scuole medie frequentate dal figlio del Premier Conte. “Il 14 è venuto qua il presidente del Consiglio, perché le terze medie hanno iniziato l’anno scolastico e il suo ragazzo frequenta la terza media. Ha annunciato la ripresa della scuola, ma in realtà non è ripresa la scuola. La sua è stata veramente una passerella. Le fotografie di rito e tutto quanto, ma di fatto la scuola non è ripresa“, si è lamentata una madre all’esterno dell’edificio.

I genitori presenti alla protesta se la prendono direttamente con Conte: “Noi lamentiamo un’enorme carenza di comunicazione da parte della scuola e a livello generale una profonda disorganizzazione. Ad oggi non viene garantito il diritto allo studio dei ragazzi. Mia figlia, che è in seconda media, è andata a scuola una volta. E andrà a scuola una volta a settimana per quattro ore“.

“Sia garantito il diritto allo studio”

Diverse le mamme in fibrillazione all’esterno della scuola media, tutte con la stessa istanza da presentare a Conte: “La richiesta è che questa organizzazione che prevede dei turni di un giorno a settimana, massimo due, venga immediatamente rivista. Che sia prevista una soluzione che dia la possibilità ai ragazzi di stare a scuola tutti i giorni. Anche se per un orario ridotto. Nessuno chiede o pretende l’orario pieno dal primo giorno di scuola“.

Non solo rabbia, però. Qualcuno usa anche toni più concilianti, nei confronti dello stesso Conte e soprattutto della scuola. Così un papà: “C’è qualcosa che non va. E se noi possiamo essere utili per sbloccare questa situazione e dare una mano alla direzione, noi siamo a disposizione. Questo è nell’interesse di tutti“.

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