Clima, protesta di Fridays For Future: “La politica ci ascolti”

Oggi, venerdì 3 marzo, i giovani attivisti di Fridays For Future ed Extinction Rebellion sono scesi nelle piazze delle principali città italiane per manifestare per il clima. “Abbiamo paura per il nostro futuro, basta guardare cosa sta succedendo nel mondo con i disastri ambientali e le temperature che salgono. Il Governo non ci ascolta e il mondo sta andando nella direzione sbagliata“, hanno spiegato alcuni di loro a Roma. Dal loro punto di vista la politica dovrebbe impegnarsi di più per contrastare le conseguenze dell’impatto antropico sul cambiamento climatico. “Per questo è importante ripartire dalle scuole, così che possa nascere una classe dirigente più attenta a queste istanze“, hanno dichiarato gli attivisti di Fridays For Future.

Clima, corteo di Fridays For Future a Firenze: “Non dobbiamo abituarci alla crisi”

A Firenze, un corteo di Fridays For Future ha attraversato le strade di Firenze partendo da piazza Santa Maria Novella. Un grande striscione con scritto “La nostra rabbia è energia rinnovabile” ha aperto la manifestazione colorata che chiede di contrastare la crisi climatica. Parlando ai nostri microfoni, Gaia Corsini di Fridays For Future Firenze ha dichiarato quanto segue: “Proporrei di parlare di crisi climatica e non di cambiamento. Questa è ancora una situazione di emergenza e non dobbiamo abituarcene. Siamo qua ancora una volta, l’undicesima, finché non saremo ascoltati. I nostri politici ci ignorano, mettono la crisi climatica all’ultimo posto. Il nostro Governo ha deciso di finanziare le imprese del fossile, tra cui Eni. Tampona solo le conseguenze delle crisi climatiche, ma non fa nulla di determinante. Eni in questo periodo di guerra ha fatto profitti enormi. Chiediamo che vengano tassati e che quei soldi vengano rinvestiti nella transizione ecologica e nei servizi al cittadino“.

Crisi Climatica, Fridays For Future lanciano pesce marcio contro la Regione Piemonte

A Torino, gli attivisti di Fridays for Future  hanno lanciato del pesce marcio e della sabbia davanti alla Regione Piemonte. “L’abbiamo fatto per simboleggiare quello che è rimasto nei nostri fiumi, la crisi climatica non è solo una calamità: la Regione è responsabile di una gestione idrica per niente giusta“, ha spiegato Gregorio Savio. “La politica non ci ascolta e affronta in modo sbagliato la siccità mettendo a rischio l’agricoltura e la nostra vita“.

A Torino i manifestanti hanno attraversato tutta la Città, con tappe simboliche davanti al Consiglio regionale, al Grattacielo Intesa Sanpaolo e al Politecnico di Torino.

Crisi Climatica, Extinction Rebellion tingono di rosso la fontana delle Quattro Stagioni di Torino

Gli Extinction Rebellion hanno tinto di rosso la fontana delle Quattro stagioni di Torino durante lo sciopero per il clima: l’azione, svolta con una polvere di barbabietola, ha avuto lo scopo di sensibilizzare sul tema siccità.

“Domani è troppo tardi”

Anche a Milano circa un migliaio di studenti ha preso parte al corteo promosso da Fridays for Future. I manifestanti si sono riuniti alle 9.30 in piazza Cairoli e hanno attraversato il centro della città. Alcuni studenti all’altezza della fermata della metropolitana Montenapoleone, hanno esposto uno striscione con scritto ‘No Eni in uni’, accendendo alcuni fumogeni. “Chiediamo un trasporto pubblico efficiente, gratuito e invitiamo a ripensare il modello energetico“, ha dichiarato una attivista di Fridays for future a margine del corteo.

Il corteo milanese è diventato in un sit-in davanti a Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale della Lombardia dopo il blitz tentato da un gruppo di attivisti. Alcuni giovani si sono arrampicati sul cancello di ingresso accendendo dei fumogeni. I manifestanti hanno deciso di dare vita a un sit-in, allestendo un finto binario ed esponendo uno striscione che recita: ‘Il trasporto pubblico è a un binario morto’ chiedendo interventi affinché il trasporto pubblico lombardo sia più efficiente e decoroso, con fondi per rinnovare i mezzi e soprattutto renderlo gratuito per i giovani.

Il corteo a Roma

A Roma circa un migliaio di giovani si sono riversati per le strade da Piazza della Repubblica a San Giovanni per chiedere un’azione più forte del Governo contro il cambiamento climatico. Slogan contro le multinazionali di gas e petrolio, tra cui Eni, il cui logo è stato macchiato con vernice rossa come accusa nei confronti della società di aver fatto del greenwashing. “Roma oggi è ecologista” hanno detto alcuni ragazzi: “Il mondo deve discostarsi dalla mentalità del fossile e pensare ad una vera transizione ecologica, se no non ci sarà futuro“.

 

 

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