AstraZeneca, l’Ema: “Seconda dose 4-12 settimane dopo la prima”

L’Agenzia europea del farmaco (Ema) torna nuovamente a pronunciarsi sul vaccino di AstraZeneca. L’Agenzia ha infatti raccomandato di continuare a somministrare una seconda dose di Vaxzevria tra le 4 e le 12 settimane dopo aver somministrato la prima, in linea con le informazioni riportate sul prodotto. Così in una nota l’Ema. “Il rapporto rischi-benefici del vaccino di AstraZeneca rimane positivo per gli adulti in tutte le fasce d’età”. Nel comunicato ufficiale l’Ema rileva che i benefici della vaccinazione aumentano con l’aumentare dell’età e dei tassi di infezione”. Per quanto riguarda i casi di trombosi, si stima che siano 1 caso su 100mila vaccinati. Tuttavia, “non ci sono state sufficienti esposizioni e seguiti per determinare se il rischio di trombosi con basso livello di piastrine dopo la seconda dose saranno diversi dal rischio dopo la prima dose: attualmente non ci sono dati o ci sono dati limitati per cambiare l’attuale raccomandazione.

Ema e AstraZeneca: ennesimo pronunciamento dell’Agenzia sul vaccino dopo quelli di marzo e inizio aprile

Il ‘rapporto’ travagliato tra Ema e AstraZeneca ha origini lontane. Il 18 marzo 2021, infatti, l’Agenzia europea del farmaco si era già espressa, dando il via libero al vaccino dopo la sospensione momentanea da parte di alcuni Paesi europei, Italia compresa. “I benefici sono superiori ai rischi”, dissero all’epoca. “Ci sono alcune incertezze, abbiamo visto alcuni casi molto rari. Pertanto abbiamo raccomandato di aggiungere un’avvertenza così che questa informazione sia resa nota ai medici e al pubblico”. Un’altra conferenza stampa cruciale da Amsterdam sull’utilizzo di Vaxzevria avvenne poi lo scorso 7 aprile. In quella circostanza l’Ema comunicò solamente una correlazione (e non un rapporto causa-effetto) verificata in alcune persone che hanno meno di 60 anni, a due settimane dalla prima dose del vaccino. Di fatto, però, decise di non dare alcuna raccomandazione specifica di restrizioni sull’utilizzo in base all’età. Come del resto è capitato oggi.

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