AstraZeneca, chiude hub di Termini: la reazione dei cittadini di Roma

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Sono tanti i cittadini romani che hanno visto chiudere davanti a sé i cancelli dell’hub di Roma Termini, dove viene somministrato il vaccino AstraZeneca. La motivazione è data dalla sospensione della somministrazione del farmaco decisa dall’Aifa. La delusione e la preoccupazione hanno caratterizzato i minuti seguenti dei romani, convinti che avrebbero potuto vaccinarsi.

AstraZeneca: la sospensione e la reazione dei romani

Il vaccino è sospeso. Quindi a noi che avevamo già prenotato, appena sarà possibile, diranno quando poter tornare. Però oggi è tutto chiuso. E hanno detto anche che stanno venendo i Nas a sequestrare le dosi AstraZeneca che loro hanno. Quindi la situazione è questa, al momento non sappiamo altro“, dichiara un cittadino inutilmente in coda.

Io oggi dovevo fare il vaccino, ma mi hanno detto che è tutto sospeso. Bisogna ritelefonare oppure ricollegarsi con il computer e riprendere un nuovo appuntamento. AstraZeneca? Qui ne parlano male, però pur di farmi il vaccino io mi faccio pure questo“, aggiunge un altro romano, di età maggiore. Come confermato dalle statistiche, infatti, sono soprattutto le fasce di popolazione più anziane a sentire maggiormente l’esigenza di vaccinarsi.

Le disposizione dell’hub vaccinale e la nota dell’Aifa

Arrivano anche spiegazioni dall’interno dell’hub di Roma. “Il centro è chiuso, perché l’Aifa ha dato disposizione di ritirare questo vaccino AstraZeneca. La disposizione è generale, non sappiamo quali siano le dosi o i vaccini coinvolti. Però noi abbiamo l’obbligo di chiudere questo hub. Di più non sappiamo nulla, e non siamo autorizzati a rilasciare ulteriori notizie“, affermano dalla Croce Rossa.

Come ormai noto, l’Agenzia italiana del farmacoAifa, ha deciso di estendere il divieto di utilizzo del vaccino anti Coronavirus di AstraZeneca su tutto il territorio nazionale. La decisione è stata presa “in via del tutto precauzionale e temporanea“, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema sull’argomento. Tale decisione, come spiega anche l’Ansa, arriva in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paesi europei.

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