Anpal Servizi, appello dei precari: “Ministra Catalfo prenda posizione”

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Stabilizzazione dei precari storici e che la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, “prenda una chiara posizione rispetto a un management inadeguato”. Questi i punti principali principali emersi durante la conferenza stampa organizzata alla Camera dei Deputati dai lavoratori precari di Anpal Servizi. La vertenza con i lavoratori che chiedono la stabilizzazione dei loro contratti dura ormai da diverso tempo. Nonostante ciò, non si è ancora raggiunta una soluzione e i lavoratori stessi hanno preso iniziativa contro l’agenzia stessa che, paradossalmente, si occupa proprio di lavoro.

“Depositato ricorso per condotta antisindacale di Anpal Servizi”

“Faccio parte dei 520 collaboratori che ancora non sono stati stabilizzati, nonostante due anni fa il Governo di allora abbia approvato un decreto, divenuto legge un anno dopo, che prevede la stabilizzazione di tutto il bacino dei precari storici” ha spiegato Biagio Quattrocchi, lavoratore precario di Anpal Servizi, a margine della conferenza stampa.

“Da poco abbiamo depositato un ricorso al Tribunale civile di Roma – ha aggiunto -. Una denuncia per la condotta antisindacale di Anpal Servizi. Si tratta di un’azienda pubblica, controllata da Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro, ndr) e vigilata dal Ministero del Lavoro, quindi è particolarmente grave che non rispetti i principi stabiliti dalla Costituzione sulla libertà e la democrazia sindacale.”

“Il management vuole escludere parte dei collaboratori dalle stabilizzazioni”

“Ad un anno dall’applicazione della norma 128/2019 che prevede la stabilizzazione dei precari storici, Anpal Servizi non dispone il percorso per le stabilizzazioni – ha ribadito Quattrocchi -. Anzi, questo management, e Mimmo Parisi (amministratore unico di Anpal Servizi, ndr) in particolare, ha l’obiettivo di escludere una parte dei collaboratori per le stabilizzazioni. Si tratta di una doppia violazione particolarmente grave, considerando che ci troviamo in un contesto di crisi altrettanto grave”.

“Che un’agenzia che si occupa del mondo del lavoro si comporti in questo modo, non assicurando la libertà sindacale e non stabilizzando i precari, è un fatto che riteniamo assolutamente molto grave ha poi concluso il giovane precario.

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