Afghanistan, Draghi: “Verso la catastrofe umanitaria, un dovere agire”

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Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, torna a parlare della situazione in Afghanistan, a pochi giorni dal suo intervento all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. “C’è stata una riunione dei ministri degli esteri del G20 che ha già iniziato a preparare la riunione dei capi di Stato: si tratta di vedere se c’è una comunità di obiettivi dei Paesi che sono i più ricchi del mondo“, ha commentato Draghi.

Il premier ha poi espresso parole di grande preoccupazione sulle sorti dell’Afghanistan, sollecitando un intervento urgente. “Prima di tutto c’è un’esigenza umanitaria, c’è una catastrofe umanitaria che sta per dilagare perché l’Afghanistan non ha il sostegno del resto del mondo. È dovere dei Paesi più ricchi del mondo fare qualcosa, senza condizionalità per cui non ti do un pacco di grano se abiuri alle tue fedi. Bisogna solo salvare vite umane“.

Afghanistan, missione UE per valutare presenza nel Paese

Nel frattempo, si è svolta in questi giorni una missione esplorativa Ue per valutare una possibile presenza sul territorio. La missione era stata anticipata da Josep Borrell, l’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera e di sicurezza, durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Conclusa la missione esplorativa a Kabul, ora sarà il momento di prendere le giuste valutazioni, anche sotto il profilo della sicurezza, per decidere se vi sia la possibilità di stabilirvi una presenza congiunta.

Come riporta l’Ansa, citando fonti Ue: “La questione non è se dobbiamo essere presenti in Afghanistan, ma come possiamo farlo. Se il Paese collassa, ne pagheremo tutti le conseguenze. Nessuno si vuole affrettare ad un riconoscimento dei Talebani, dobbiamo affrontarli in base ai principi, ma in modo pragmatico“.

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