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TECNOLOGIA

Google Earth, la funzione Timelapse mostra com’è cambiata la Terra

Si avvicina la Giornata della Terra: il 22 aprile si celebrerà in tutto il mondo l’ambiente e la salvaguardia del pianeta. In occasione dell’evento, Google ha aggiornato la sua piattaforma Earth con la nuova funzioneTimelapse”. Utilizzandola, gli utenti possono vedere com’è cambiata la Terra negli ultimi 36 anni, dal 1984 al 2020. Varie porzioni della vasta mappatura a disposizione dell’azienda di Mountain View sono ora disponibili in forma di video, per capire come una serie di luoghi si sono modificati nel tempo. In questo modo gli utenti possono osservare con i propri occhi gli effetti di fenomeni come i cambiamenti climatici o la deforestazione. In passato era già stata introdotta una funzione simile a Timelapse, ma il suo utilizzo era meno immediato e presentava alcune limitazioni.

La creazione del progetto Timelapse

Il progetto Timelapse ha preso vita grazie agli sforzi congiunti del team Earth di Google e dei tecnici della Nasa, già al lavoro sul programma Landsat del Servizio Geologico degli Stati Uniti. Si tratta della prima iniziativa civile di osservazione della Terra, che usa anche i satelliti Copernicus dell’Unione europea. Alla base ci sono 20 milioni di foto satellitari.
Come intuibile, le immagini risalenti agli anni ’80 sono meno definite rispetto a quelle più recenti, tuttavia permettono comunque di farsi un’idea precisa di com’è cambiato il pianeta negli ultimi decenni.

L’impatto dell’attività dell’uomo sulla Terra

Il nostro Pianeta ha assistito a rapidi cambiamenti ambientali nell’ultimo mezzo secolo più di quanto ne abbia visti in qualsiasi altro momento della storia umana. Molti hanno sperimentato queste evoluzione all’interno delle proprie comunità. Per altri, gli effetti del cambiamento climatico sembrano astratti e lontani, come lo scioglimento delle calotte polari e il ritiro dei ghiacciai, ma hanno una conseguenza su tutti”, spiega Google. I video in timelapse consentono di farsi un’idea più precisa dell’impatto dell’uomo su specifiche aree del mondo. Tra queste, l’urbanizzazione del deserto a Doha, in Qatar, e la rapida crescita di metropoli come Dubai.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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