Non si placa lo scontro tra la Apple ed Epic Games. A poche settimane dalle polemiche scatenate con il ban di Fortnite dall’App Store a causa delle violazioni del produttore, la vicenda si infiamma ancora di più.
Il pomo della discordia ha avuto la sua origine nel mese di agosto, quando Epic Games ha “sfidato” Apple e Google inserendo un nuovo sistema di pagamento su mobile per gli oggetti di Fortnite, eludendo quello degli store digitali e, di fatto, evitando di pagare la percentuale prevista sugli incassi alle due compagnie.
Le ripercussioni economiche
Tale situazione sta avendo forti ripercussioni economiche, sia per la compagnia di Cupertino, che per Epic Games. Si stima che le perdite di Epic Games, dovute al ban di Fortnite, possano essere di circa 26 milioni di dollari al mese. Un’emorragia finanziaria che ha coinvolto anche Apple la quale è pronta all’azione legale. Specialmente dopo che Epic Games ha presentato un’ingiunzione preliminare per chiedere ai giudici di riammettere Fortnite su App Store.
La reazione di Apple
Cupertino è decisa a far causa per violazione di contratto: “Anche se Epic si presenta come un moderno Robin Hood, in realtà è un’impresa multimiliardaria che semplicemente non vuole pagare nulla per l’enorme valore di cui gode grazie all’App Store”.
I legali della Mela hanno inoltre affermato che “Le richieste di Epic di un trattamento speciale e le minacce di ‘ritorsione’ non sono conciliabili con il fatto che sia stata colta in flagrante quando ha violato il contratto con le sue pratiche commerciali. Epic ottiene miliardi con le commissioni sulle vendite ai consumatori che in certi casi possono arrivare fino a $ 99,99 per i pacchetti di V-Buck (valuta in game di Fortnite ndr)”.
Secondo Apple, Epic ha guadagnato, solo sul suo App Store, 600 milioni di dollari negli ultimi due anni. 260 milioni, invece, sono finiti alla stessa Apple che intasca il 30% di commissioni, per un giro d’affari complessivo di 860 milioni di dollari.
