Le Olimpiadi invernali di Pechino 2022 si sono ufficialmente chiuse, con la cerimonia conclusiva tenutasi nel Bird’s Nest, lo stadio olimpico della capitale. Appuntamento quindi a Milano-Cortina 2026, con una domanda che attanaglia gli appassionati nostrani: ci saranno ancora i protagonisti che hanno fatto palpitare l’Italia intera in questi Giochi?
Prima figura da prendere in analisi è necessariamente Arianna Fontana, reduce dal record assoluto di medaglie alle Olimpiadi per una atleta azzurra. A Pechino 2022, però, si è consumato anche il suo strappo con la Federazione. Tanto che la campionessa dello short track, che a Milano-Cortina 2026 avrebbe 36 anni, ha ammesso: “Non lo so se ci sarò. E se ci sarò alcune cose dovranno cambiare: non rimetto me stessa e l’allenatore nella situazione in cui siamo stati finora. O le cose cambiano o ci vedremo magari in un’altra veste“.
Chi non ha ancora 30 anni oggi, e quindi ne avrà 33 alle prossime Olimpiadi, è invece Sofia Goggia. Un’età che sicuramente potrebbe permetterle di restare ai vertici della velocità, ma qui i dubbi nascono dagli stessi problemi vissuti già a Pechino 2022. La sciatrice bergamasca, infatti, è stata falcidiata negli anni da diversi infortuni e resta da stabilire se a Milano-Cortina le sue condizioni atletiche le permetteranno di essere ancora competitiva.
C’è poi il capitolo Dorothea Wierer, uno dei più delicati. La regina del biathlon azzurro, infatti, a Milano-Cortina giocherebbe letteralmente in casa. Ma già da Pechino 2022 ha espresso i suoi primi dubbi. “Invidio gli atleti che faranno le Olimpiadi a casa mia. Il sogno di ogni atleta è quello di fare l’Olimpiade a casa, ma bisogna essere realisti, non so se ci arriverò“, sono state le sue parole raccolte da ‘Eurosport’. Nel suo caso gli anni saranno 32 ad aprile, e quindi quasi 36 ai prossimi Giochi.
Il nodo dell’età alta dei nostri assi degli sport invernali, del resto, è abbastanza chiaro. A Pechino 2022 l’Italia ha infatti raccolto 16 medaglie, 12 dei quali con atleti che hanno superato i 30 anni. In particolare sul fronte maschile fanno paura le prospettive di Dominik Paris, Dominik Windisch e Omar Visintin, tutti classe 1989. Nato un anno dopo, invece, Federico Pellegrino. Più tranquillizzanti, invece, le situazioni di Michela Moioli, Constantini-Mosaner, Vinatzer, Nadia Delago, Bassino, Sighel, Grassi, Deromedis e Dominik Fischnaller. Al netto di sorprese, infatti, tutti loro potranno regolarmente prendere parte a Milano-Cortina 2026.
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