Jacobs: “Spero Bolt accetti la mia sfida, non è facile smettere” – VIDEO

[scJWP IdVideo=”FaiGJfDE-Waf8YzTy”]

“So che sta girando la notizia e spero che Bolt risponda presto alla mia sfida, da sportivo so che non è mai facile smettere di farlo. Per me lui è un eroe e continuerò a stimarlo, spero di conoscerlo dal vivo”. Così il campione olimpico italiano, Marcell Lamont Jacobs, commenta la sfida di beneficenza a ruba-bandiera lanciata all’ex velocista giamaicano Usain Bolt, vincitore di otto ori ai Giochi. Infine, l’atleta bresciano si sofferma sulle accuse di doping da parte della stampa britannica“Gli inglesi dovrebbero guardare dentro di loro, dato che è stato trovato un atleta positivo nella loro squadra. L’inchiesta sul doping non mi tocca: so quanti sacrifici ho fatto per arrivare fino a dove sono”.

Jacobs vs Bolt: come nasce la sfida

La fascinante idea di una sfida fra Jacobs e Bolt era nata da una frase dell’otto volte olimpionico giamaicano a un evento di un suo sponsor a Expo Dubai 2020. Alla domanda se avesse vinto i 100 metri a Tokyo, dove ha trionfato il velocista italiano con il tempo di 9″80, Bolt aveva risposto: “Tanto di cappello davanti a Jacobs, ma sì, avrei vinto. E lo sprint mi manca molto, perché vivo per quei momenti: è stato difficile per me guardare quella gara”.

“Quando mi sono ritirato (nel 2017, ndr), il mio allenatore mi ha detto una cosa: ‘I tuoi avversari non sono più veloci, sei tu che sei più lento – aveva aggiunto il giamaicano -. Non avevo mai considerato la cosa da questo punto di vista”. Non era tardata la risposta di Jacobs, che su Instagram aveva scritto: “Sei il mio eroe e ti ringrazio per il ‘tanto’ di cappello. Ma hai anche detto che avresti vinto tu, quindi sono pronto per la sfida. Che ne dici di un ruba-bandiera di beneficenza? Io porto il mio team, tu il tuo”.

Impostazioni privacy