Con Ionut Radu e Matteo Gabbia salgono a otto i calciatori positivi al Covid tra Inter e Milan, in vista di un derby che si profila caratterizzato da diverse assenze forzate. I due si aggiungono a Ibrahimovic, Duarte, Bastoni, Skriniar, Gagliardini e Nainggolan.
In mattinata era emersa, attraverso il comunicato della FIGC, la positività di altri tre elementi all’interno del gruppo dell’Italia Under 21: due calciatori e un elemento dello staff. Dei due calciatori uno è sintomatico, mentre l’altro no. Ora sono stati rivelati i nomi: Matteo Gabbia, per l’appunto, difensore del Milan, e Alessandro Plizzari, portiere rossonero ma in prestito alla Reggina. Così come l’Inter ha recentemente confermato la positività del suo portiere con questo comunicato ufficiale.
“FC Internazionale comunica che Roberto Gagliardini e Radja Nainggolan sono risultati positivi al Covid-19 in seguito ai test effettuati in questi giorni ad Appiano Gentile. Nella mattinata di oggi è emersa oltretutto la positività di Ionut Radu dopo il test effettuato ieri, domani sono in programma ulteriori controlli”.
A otto giorni dal derby (il primo da quando è esplosa la pandemia in Italia), l’emergenza Covid può scompaginare i piani tattici degli allenatori. Al clima carico di tensione, dettata dall’agitazione del dominio cittadino, dalla rivalità ultrà, da duelli in classifica, si aggiunge dunque anche il Coronavirus. Tornato in primissimo piano dopo i numerosi contagi dei giorni scorsi, che si sono inevitabilmente ripercossi anche nel mondo del calcio.
Eppure, al momento l’ipotesi rinvio della stracittadina di sabato 17 ottobre non si prende in considerazione. Il regolamento, del resto, parla chiaro: le squadre possono scendere in campo qualora “abbiano almeno tredici calciatori disponibili (di cui almeno un portiere), e alla condizione che i suddetti calciatori siano, in ogni caso, risultati negativi ai test che precedono la gara in questione in ossequio al Protocollo della Federazione Italiana Giuoco Calcio”. Servono tredici giocatori negativi, condizione al momento ampiamente rispettata. Ad esempio l’Inter, inoltre, non può poi nemmeno chiedere il bonus rinvio: i calciatori positivi, infatti, dovrebbero essere almeno dieci, mentre a oggi si fermano, fortunatamente, “solo” a cinque.
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