Richiamato dal mercato un lotto di Amica Chips “Ortolana” per troppa acrilammide

Con un comunicato ufficiale, il ministero della Salute ha emesso un avviso di richiamo di un lotto di chips di verdure Amica Chips “Ortolana”, per “rischio chimico” dovuto alla presenza di “alti livelli di acrilammide”. Si tratta di una sostanza chimica che si forma naturalmente nei prodotti alimentari amidacei durante la cottura ad alte temperature, soprattutto la frittura, e che secondo l’Efsa, l’autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, aumenta potenzialmente il rischio di sviluppare il cancro nei consumatori di tutte le fasce d’età. L’avvertenza per chi ha acquistato il prodotto è di riportarlo al punto vendita.

chips verdure ritirate
Chips di verdure ritirate dal mercato (NewsBy) – Foto da Instagram @foodandcharm

Il lotto interessato dal richiamo

In particolare, il lotto di produzione interessato dal richiamo è il “080587” con termine minimo di conservazione fissato al 25 marzo 2023. L’alimento, prodotto per Amica Chips Spa dall’azienda Yellow Chips BV, in uno stabilimento sito nei Paesi Bassi, è venduto in sacchetti da 100 grammi.
Anche i supermercati Coop hanno segnalato il richiamo del lotto di patatine “Ortolana”, commercializzate dal gruppo solo in alcuni punti vendita della catena.
A scopo precauzionale, l’azienda raccomanda di non consumare le chips di verdure con il numero di lotto e il termine minimo di conservazione indicati e di restituirle al punto vendita d’acquisto.

chips verdure Amica Chips ortolane
Chips di verdure tolte dai supermercati (NewsBy) – Foto da Instagram @
herbolariovalledeoro

Cos’è l’acrilammide​?

In base a quanto emerso da uno studio ABR condotto nel dicembre 2016, l’acrilammide è una sostanza che si forma in seguito alle alte temperature e che si sviluppa durante i processi di frittura, di cottura al forno o alla griglia, come “conseguenza di specifiche reazioni chimiche che coinvolgono gli zuccheri e gli amminoacidi, i mattoni delle proteine (principalmente l’asparagina libera), all’interno delle complesse e ancora in parte poco conosciute reazioni di Maillard”.
Numerose ricerche condotte negli ultimi anni hanno segnalato che non solo l’acrilammide, ma anche il suo prodotto metabolico principale, ovvero la glicidammide, possono avere carattere neurotossico, genotossico e cancerogeno. Tra i rischi emersi, possono danneggiare il sistema nervoso, aumenterebbero le probabilità di sviluppare il cancro e altererebbero il Dna. Evidenze già note da decenni tant’è che portarono già dal 1994 a far classificare questa sostanza dallo Iarc (International Agency for research on Cancer) come appartenente al gruppo A2 cioè “probabile cancerogena”. Nello specifico, come spiegato in una nota da Aric, l’acrilammide è il risultato della reazione tra alcuni zuccheri e l’aminoacido asparagina, entrambi contenuti negli alimenti, in seguito a cotture a temperature molto alte, che in casa si possono raggiungere con la frittura, in forno o con la griglia per periodi prolungati.

Impostazioni privacy