ReiThera, buone notizie dal vaccino italiano: ha funzionato in fase 1

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Buone notizie da parte di ReiThera, azienda di biotecnologia di Castel Romano che sta lavorando a un vaccino anti Coronavirus tutto italiano. Il farmaco ha infatti funzionato nella fase 1 della sperimentazione. Lo si evince dai dati, che sono stati presentati all’Istituto Spallanzani di Roma.

Vaccino italiano: ecco come funziona

Le prime iniezioni del vaccino di ReiThera erano avvenute il 24 agosto, nei confronti di 100 volontari. Nel frattempo è emerso non solo che il sistema immunitario è stato attivato, ma anche che nessuno ha presentato reazioni avverse. I dati dimostrano che il farmaco funziona a due livelli. Lo fa sia sul fronte degli anticorpi, che bloccano il virus in circolazione, sia sul fronte delle cellule T, che distruggono le cellule del nostro organismo già infettate.

Ora occorreranno circa sei mesi per procedere alla fase 2 e 3 delle sperimentazioni. “A quel punto il vaccino di ReiThera sarà valutato in modo indipendente dall’Autorità europea per il farmaco. Lo stesso procedimento che è stato utilizzato per tutti gli altri“, sono state le parole di Nicola Magrini, il direttore dell’Aifa, come riportate da ‘Repubblica’.

Il grande ottimismo di ReiThera e dello Spallanzani

Della vicenda si è occupato anche Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani. “Il vaccino di ReiThera è sicuro, non ci sono stati eventi avversi gravi. C’è stata un po’ di infiammazione, ma parliamo di reazioni comunque inferiori rispetto a quelle di Moderna e Pfizer“. C’è anche un altro aspetto, altrettanto importante: “Con una sola dose, gli anticorpi raggiungono il picco dopo 4 settimane. Poi restano costanti. Potrebbe dunque non esserci bisogno di richiamo“.

Grande ottimismo da parte di Antonella Folgori, presidentessa di ReiThera. “Abbiamo la capacità di produrre cento milioni di dosi all’anno“, la sua promessa. E ora il Governo intende aiutare l’azienda nello sviluppo del suo vaccino. “Abbiamo disposto che l’azienda abbia le risorse per portare a termine le sperimentazioni. Abbiamo già verificato quanto sia complicato importare vaccini da altri Paesi. E sappiamo quanto valore abbia invece dotarci di una produzione direttamente in Italia“, ha infatti sottolineato il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri.

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