Obesità, come sconfiggere la pandemia silenziosa dei nostri tempi: la storia di Ambra

800 milioni di persone nel mondo soffrono di obesità, in Italia il 20% della popolazione adulta è affetta da questa patologia, solo in Europa interessa il 59% della popolazione adulta e ad essa si associano 1,2 milioni di decessi all’anno.

Si tratta quindi di un problema che affligge una moltitudine di persone, colpendo trasversalmente non solo il fisico, ma anche l’aspetto psicologico di chi ne soffre. I recenti sviluppi medici e scientifici sul contrasto all’obesità hanno però fatto emergere diverse tecniche per aiutare i pazienti ad affrontare e risolvere un disturbo che non è solo alimentare e fisico, ma anche psicologico.

In particolare, una svolta è arrivata recentemente dal campo delle tecniche endoscopiche mininvasive, in particolare dalla gastroplastica endoscopica. Un intervento i cui benefici sono dimostrati dal fatto che il 49% dei pazienti perde il peso in eccesso nell’arco dei 12 mesi successivi alla procedura.

Lo dimostra anche la storia di Ambra, perfetta testimonial che dopo l’intervento di gastroplastica endoscopica (ESG) ha deciso di raccontare la sua esperienza in prima persona. “Dopo un bendaggio gastrico non andato a buon fine, due gravidanze e non volendo affrontare un trattamento chirurgico, ho trovato la strada giusta e ho deciso di sottopormi ad un intervento endoscopico e affidarmi ad un gruppo di specialisti”, le sue parole.

Da lì la sua vita è cambiata: “Oggi posso andare in giro senza sentirmi gli occhi degli altri puntati addosso, sono più sicura di me anche nelle relazioni interpersonali, non temo più il giudizio. Oggi mi sento più libera, ho ripreso possesso della mia vita”.

“L’obesità purtroppo sta esplodendo perché si sono modificate le abitudini alimentari, bambini e adulti si muovono meno. È una malattia dietro la quale si celano una serie di problematiche di salute e sociali che solo chi l’ha vissuta da vicino è in grado di comprendere. Occorre agire prontamente una volta riconosciuta la malattia, in modo tale da agevolare i percorsi di cura destinati soprattutto ad i pazienti con obesità di medio grado che purtroppo ad oggi, differentemente dai pazienti con obesità grave, devono sostenere interamente a loro carico tutti i costi associati alle visite mediche e ai farmaci”, dichiara invece Iris Zani, Presidente di Amici Obesi Onlus.

Ambra pesava 105 chili e ne ha persi 35. Ma come è stato possibile? Di fatto, l’ESG è una procedura che riduce il volume dello stomaco di circa il 70-80% in modo analogo alla procedura chirurgica, ma senza incisioni e cicatrici. Consente quindi ai pazienti di sentirsi sazi con meno cibo e più a lungo, e di ottenere una perdita di peso clinicamente significativa.

Nonostante l’urgenza del problema, tuttavia, solo l’1% dei pazienti idonei si sottopone all’intervento di chirurgia bariatrica. Una soluzione ancora poco nota ma che potrebbe rappresentare un punto di svolta per una malattia cronica e invalidante e che quindi, come tale, va trattata. Il tutto ovviamente seguendo un’alimentazione corretta ed effettuando un regolare programma di attività fisica e adeguato alle proprie possibilità.

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