Aifa, scendono i consumi degli antibiotici in Italia: numeri restano alti

In Italia nel 2021 continua a calare l’uso degli antibiotici – con un trend che evidenzia una riduzione del 3,3% rispetto al 2020 -, nonostante i consumi rimangano superiori a quelli di molti Paesi europei. Lo evidenzia l’ultimo rapporto dell’Aifa ‘L’uso degli antibiotici in Italia – 2021’, a cura dell’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali (OsMed) dell’Aifa, pubblicato sul portale dell’Agenzia stessa. In Italia, inoltre, si ricorre maggiormente ad antibiotici ad ampio spettro, ovvero a quel tipo di medicinali che hanno un impatto maggiore sullo sviluppo delle resistenze antibiotiche. Con consumi che variano da Regione a Regione, il rapporto evidenzia che nell’anno in esame circa 3 cittadini su 10 hanno ricevuto almeno una prescrizione di antibiotici: un dato che cresce con l’avanzare dell’età. Per quanto riguarda la popolazione pediatrica, i consumi maggiori riguardano la fascia d’età compresa tra i 2 e i 5 anni: qui circa 4 bambini su 10 hanno ricevuto almeno una prescrizione nel 2021.

Nello specifico, il Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) eroga il 76% delle dosi utilizzate: ‘quasi il 90% degli antibiotici rimborsati dal Ssn viene erogato sul territorio. Più di un quarto dei consumi a livello territoriale (26,3%) corrisponde ad acquisti privati di antibiotici rimborsabili dal Ssn (classe A)’, si legge sul sito dell’Aifa.

Farmaci
Farmaci | Pixabay @Pexels

Sempre sulla salute

In un’intervista al quotidiano Libero, il ministro della Salute Orazio Schillaci è intervenuto per parlare di sanità, legislatura ed educazione alla salute. Per Schillaci, le liste d’attesa nella sanità pubblica sono dovute al fatto che “vengono prescritti troppi esami inutili, c’è un eccesso di medicina difensiva. Il medico, per evitare cause e guai con la giustizia, eccede a volte negli esami da far fare: per questo agiremo depenalizzando la responsabilità medica, tranne che per il dolo, e mantenendo solo quella civile”. Per questo, “stenderemo delle linee guida con criteri chiari su quali esami prescrivere e quando“. 

Schillaci
Schillaci | Foto Newsby

Le dichiarazioni di Schillaci

Schillaci, parlando della sostenibilità del sistema pubblico, ha ricordato che l’articolo 32 della Costituzione “sancisce la tutela della salute come diritto fondamentale e gratuito, e di qui non si scappa”. Tuttavia, ciò è “costosissimo, e negli altri Paesi l’assistenza non è così puntuale e a basso costo come da noi, dove si paga solo il ticket”. Per mantenere la sanità non a pagamento, per Schillaci “l’unica soluzione è agire sulla prevenzione, fare in modo che la gente si ammali poco“, soprattutto attraverso “l’educazione alla salute, fin nelle scuole”. Parole sono state spese anche per i medici di base e per il loro ruolo: “Bisogna arrivare a spedire mail a casa per dire quali esami fare in base all’avanzare dell’età, e daremo delle agevolazioni a chi segue i consigli“.

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