Salvini torna a Mondragone: critiche al governo e a De Luca

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Dopo la dura contestazione e il comizio flop di inizio settimana, Matteo Salvini è tornato a Mondragone, nel casertano. Una visita, questa volta, aperta a un numero limitato di partecipanti, tutti sottoposti a controlli. “Perché vengo di mattina? Perché i teppisti dei centri sociali fumano e bevono la sera e poi di mattina dormono fino a tardi – ha detto il leader della Lega ai cronisti -. Avevo promesso che sarei tornato perché quei teppisti non mi hanno permesso di parlare”.

Il comizio di lunedì scorso, nel comune in cui la scorsa settimana si era registrato un nuovo focolaio di Coronavirus, era saltato dopo le contestazioni di un folto gruppo di manifestanti, che avevano intonato cori contro Salvini e gli avevano lanciato anche dell’acqua addosso.

Il leader della Lega aveva inizialmente provato a rispondere alla folla con alcune provocazioni, come quando li aveva invitati a “migliorare la mira”, poi era stato costretto ad allontanarsi nel momento in cui il microfono aveva smesso di funzionare.

Pesanti critiche al governo e al presidente della Campania, De Luca

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Interrogato sui prossimi obiettivi della Lega, Salvini ha indicato le elezioni anticipate come “via maestra”, senza risparmiare forti perplessità sull’operato dell’esecutivo. “Io al governo con il Pd e i 5 stelle non ci vado e non ci torno – ha affermato -. Bisogna dare la parola al popolo: se si trattasse di un governo che fa qualcosa nonostante non la condivida andrebbe anche bene. Ma soffriamo il blocco e la confusione più totale su ogni tema: strade, autostrade, agricoltura, Mes, Ilva, Alitalia. Prima si vota, quindi, meglio è”.

Il leader della Lega ha anche riservato una stoccata a Vincenzo De Luca, presidente della Campania, con il quale non sono mancate le polemiche nelle ultime settimane: “Anche in Campania si vota, per le regionali – ha detto Salvini –: prima si manda a casa De Luca, meglio è”.

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