Retorica anti-Lgbt, Parlamento europeo condanna Ungheria, Polonia e Italia

I diritti per le persone Lgbt sono sempre piรน al centro dei dibattiti delle politiche mondiali. Tra Paesi piรน aperti, altri moderati, e altri ancora chiusi, spiccano tra tutti lโ€™Ungheria e la Polonia, tra i piรน rigidi e severi, con normative e divieti spesso fortemente criticati. Direttive di cui si torna spesso a parlare, ma che nei fatti sembrano non poter essere cambiate. Dal Parlamento europeo, perรฒ, arriva una scossa: con 282 voti a favore, 235 contrari e 10 astenuti, รจ stato approvato un emendamento che “condanna fermamente la diffusione di retorica anti-diritti, anti-gender e anti-Lgbtiq da parte di alcuni influenti leader politici e governi nell’Ue, come nel caso di Ungheria, Polonia e Italiaโ€. Un monito quindi non solo ai Paesi giร  noti, ma anche allโ€™Italia, sempre piรน spesso al centro del ciclone per le parole e le posizioni di alcuni politici di riferimento del Paese. Un emendamento voluto dalla delegazione dei Verdi, ed inserito nella relazione sulla depenalizzazione universale dellโ€™omosessualitร  in seguito ai recenti sviluppi avvenuti in Uganda.ย 

Manifestazione
Manifestazione | Pixabay @naeimasgary

Il testo dellโ€™emendamento

Il Parlamento esprime preoccupazione per gli attuali movimenti retorici anti-diritti, antigender e anti-Lgbtiq a livello globale, alimentati da alcuni leader politici e religiosi in tutto il mondo, anche nell’Ue; ritiene che tali movimenti ostacolino notevolmente gli sforzi volti a conseguire la depenalizzazione universale dell’omosessualitร  e dell’identitร  transgender, in quanto legittimano la retorica secondo cui le persone Lgbtiq sono un’ideologia anzichรฉ esseri umani; condanna fermamente la diffusione di tale retorica da parte di alcuni influenti leader politici e governi nell’Ue, come nel caso di Ungheria, Polonia e Italiaโ€, si legge nel testo dellโ€™emendamento. I tabulati delle votazioni, comโ€™รจ noto, non sono disponibili: tuttavia, fonti del gruppo hanno spiegato che i socialisti hanno votato a favore del dossier, cosรฌ come Pd, M5S e Verdi e Sinistra, i due gruppi firmatari della proposta. A votare complessivamente sulla risoluzione, che riguardava il dossier Uganda, sono stati 416 eurodeputati.

Parlamento europeo
Parlamento europeo | Pixabay @Dusan_Cvetanovic

Il dossier Uganda

Nellโ€™emendamento si sottolinea che โ€œil disegno di legge, che propone la pena di morte, l’ergastolo o fino a 20 anni di carcere per i reati di omosessualitร  o la sua promozioneโ€, non solo viola la stessa Costituzione dellโ€™Uganda, ma va contro gli obblighi del Paese nei confronti del diritto internazionale e della Carta africana dei diritti umani e dei popoli. Viene dunque espressa โ€œpreoccupazione per il possibile impatto del disegno di legge nella regione africana, data la crescente tendenza a criminalizzare le persone Lgbtiq in alcune parti dell’Africa, come Ghana, Niger e Kenya. La risoluzione deplora il contributo del Presidente Museveni all’odiosa retorica sulle persone Lgbtiq, aggiungendo che le relazioni tra l’Ue e l’Uganda saranno a rischio se il Presidente dovesse firmare la legge“.

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