Il sindaco di Milano Giuseppe Sala si è recato al Parlamento europeo per partecipare a una conferenza stampa organizzata dal gruppo dei Greens/EFA dal titolo “The situation in Italy” sulla questione dell’omogenitorialità. “Oggi c’è un vuoto legislativo dietro al quale si manifesta il volere del governo di ridurre dei diritti che sembravano ormai acquisiti“, ha dichiarato Sala. “A Milano noi registravamo i figli delle coppie eterosessuali anche in caso di gravidanza surrogata (Gpa), ma ora la procura ci chiede di cancellarli. Bisogna lavorare sul riconoscimento del matrimonio egualitario, che renderebbe il processo di adozione più semplice per tutti“, ha aggiunto Sala.
“Ci siamo resi conto che – sulla questione dell’omogenitorialità e del riconoscimento dei figli – ognuno andava avanti a seconda della sua sensibilità. Oggi alcune procure non sono ancora intervenute e non va bene che non ci sia una regola sola che vale per tutti” ha spiegato il primo cittadino. “Noi ci rivolgeremo anche ai sindaci del centro destra, perché ce ne sono alcuni più sensibili al tema rispetto ad altri. Il sindaco leghista di Treviso, per esempio, si è espresso a favore del riconoscimento dei figli in caso di coppie omogenitoriali e penso che i sindaci debbano avere una responsabilità in merito, perché sono loro che poi si confrontano con i casi veri e umani“, ha proseguito Sala.
Sala ha poi sottolineato la presenza di divisioni all’interno del centro-sinistra. “È evidente che oggi il centro-destra è forte anche in funzione della debolezza del centro-sinistra. Prima di sentire i sindaci del centro-destra sul tema, dobbiamo occuparci di quell’asse ideale che va da Verdi/Sinistra, a Pd, Movimento 5 stelle e terzo polo, diviso per il gioco che tutti conosciamo del ‘se c’è lui io non ci sono’, e in cui prevalgono le differenze sulle posizioni comuni“, ha aggiunto. “Non dobbiamo comunque dare per scontato che le forze attuali siano così stabili da dare già per persa questa battaglia“, ha poi osservato Sala.
“Il fatto che il governo non riesca a spendere i fondi del Pnrr e del NextGenerationEu è una cosa grave“, ha dichiarato il sindaco di Milano. “La battaglia italiana contro la decisione di cancellare i motori endotermici entro il 2035 è una battaglia di retroguardia. Sono evidenti l’incapacità del governo di relazionarsi con l’Unione europea, nonché il tentativo di spostarsi su battaglie ideologiche che piacciono ai media – come quella legata all’omogenitorialità – per allontanare l’attenzione da altre questioni“, ha concluso Sala.
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