Nuovo Codice strada, cosa rischia chi guida col cellulare

Multe più salate per le soste vietate e per la guida col cellulare al volante, ma anche una giro di vite contro i nemici giurati di tanti automobilisti, gli autovelox. Il Codice della strada cambia dopo le norme approvate dal Consiglio dei ministri che ha recepito le indicazioni arrivate da Regioni e Comuni. Il disegno di legge a ottobre inizierà l’iter di approvazione in Parlamento.

Multe salate per chi guida col cellulare

Costerà molto caro telefonare mentre si è alla guida senza auricolari o in modalità viva voce, fino a 1.697 euro, 2 mesi senza patente e 10 punti, alla prima violazione. Per i recidivi, l’esborso lievita fino a 2.600 euro, la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.

La multa per eccesso di velocità arriva a 1.084 euro e la sospensione della patente passa da 15 a 30 giorni per chi vìola i limiti in un centro abitato per due volte in un anno. Patente sospesa anche per chi viene trovato a guidare contromano o passa col rosso.

Multe più salate anche per chi sosta nei posti riservati alle persone con disabilità (per le due ruote da 165 a 660 e per i veicoli da 330 a 990 euro) o ai bus (da 87 a 328 euro per i ciclomotori e tra 165 e 660 euro per le quattro ruote).

Provvedimenti che secondo Meloni erano “urgenti” viste le morti, “troppe”, che si verificano ogni anno sulle strade. Le vittime di incidenti sono state 3.159 nel 2022, secondo i dati ufficiali Aci-Istat, in aumento quasi del 10% rispetto al 2021, con la ripresa degli spostamenti dopo la pandemia. E a uccidere sono prima di tutto la distrazione, nel 15% dei casi, il mancato rispetto della precedenza o dei semafori e la velocità eccessiva.

“Tolleranza zero” per la guida in stato di ebrezza

Per fermare le stragi il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha annunciato anche “tolleranza zero per chi guida drogato o ubriaco”. Viene introdotto il divieto assoluto di assumere alcolici a seguito di condanne per reati specifici e l’obbligo di installare un “alcolock”, un dispositivo che impedisce al motore di accendersi se il tasso alcolemico del conducente è superiore allo zero. Le pene per la guida in stato di ebrezza sono aumentate di un terzo.

Per la guida sotto l’effetto di stupefacenti, basterà essere positivi ai test perché scatti la revoca della patente e la sospensione di tre anni, anche in assenza di uno stato di alterazione psico-fisica.

La stretta riguarda anche i neopatentati, per i quali il divieto di guidare auto di grossa cilindrata sale da uno a tre anni, mentre i minorenni trovati alla guida ubriachi o drogati non potranno prendere la patente fino ai 24 anni.

Nel ddl è previsto anche un programma di educazione ai giovani, che comprende un bonus di due punti per gli studenti che a scuola frequenteranno corsi sulla sicurezza stradale.

Nel provvedimento è prevista anche l’ipotesi di usare accertamenti da remoto per multare chi non dà la precedenza a pedoni e ciclisti, chi parcheggia negli stalli riservati a mezzi pubblici, polizia, vigili del fuoco, servizi di soccorso, veicoli elettrici e carico-scarico.

Guida di un monopattino
Foto | Unsplash / Christina Spinnen – Newsby.it

Biciclette e monopattini

Più tutele per i ciclisti. Scatta l’obbligo per gli automobilisti di mantenere un metro e mezzo di distanza quando sorpassano una bicicletta.

Cattive notizie invece per chi possiede un monopattino: targa, casco e assicurazione saranno obbligatori.Per chi circola senza i documenti necessari la multa oscillerà tra i 100 e i 400 euro. Obbligatori anche gli indicatori luminosi di svolta e freno, pena una sanzione tra i 200 e gli 800 euro. I monopattini in sharing dovranno bloccarsi automaticamente quando escono dall’area consentita.

Multe, per le casse dello Stato la stretta vale 50 milioni di euro

Secondo un’elaborazione Assoutenti per Adnkronos, basata sui dati Istat del 2022, a parità di infrazioni e considerando il valore minimo della sanzione, la novità potrebbe fare molto bene alle casse dello Stato, con gli incassi che salirebbero da appena 20 a oltre 52 milioni, con un rialzo del 155%.

Nel 2022, l’Istat ha stimato siano arrivate complessivamente 2.940.852 sanzioni per il superamento dei limiti di velocità, 37.678 per la guida in stato di ebbrezza alcolica, 4.608 per la guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti e 123.717 per l’uso del cellulari alla guida.

Stop agli autovelox “selvaggi”

Una delle misure più attese è lo “stop agli autovelox selvaggi, usati solo per fare multe”, ha detto Salvini, con “una definizione stringente sulle specifiche tecniche degli apparecchi e sul loro posizionamento” e omologazioni anti-truffa per gli autovelox, che non dovranno essere posizionati in punti strategici solo “per fare cassa”.

Il disegno di legge introduce anche maggiori specifiche sulle aree Ztl, le  Zone a traffico limitato, e norme per la sicurezza dei passaggi a livello ferroviari.

Una stretta approvata da Assoutenti, che considera quello degli autovelox uno strumento troppo spesso usato dagli enti locali per rimpinguare le proprie casse esangui e che lo scorso anno ha garantito solo nelle venti principali città introiti per quasi 76 milioni di euro, con non poche “anomalie”.

Mentre Napoli incassa appena 18.700 euro dagli autovelox, il piccolo comune di Paupisi in provincia di Benevento, grazie agli apparecchi installati sulla famigerata strada statale 372 “Telesina”, ottiene 1,5 milioni di euro. L’avversione degli automobilisti è tale che quest’estate sono stati registrati diversi casi di sabotaggi con autovelox dati alle fiamme, abbattuti o addirittura fatti esplodere.

Patente, non cambiano le regole: niente esame per il rinnovo

Con la riforma del codice della strada, non cambiano le norme per il rinnovo della patente di guida. Dunque non viene introdotto alcun obbligo di ripetere l’esame, a dispetto delle notizie, false, tornate a circolare sui social nelle ultime ore. “Sono destituite da ogni fondamento e riprendono un pesce d’aprile diffuso mesi fa. Ovviamente tutte le testate che hanno ripreso la fake news ne risponderanno nelle sedi opportune”, fanno sapere fonti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti smentendo la fake news.

Le regole dunque restano le stesse. Le scadenze previste variano a seconda della categoria posseduta e dell’età del conducente. Il rinnovo consiste in una visita per l’accertamento dei requisiti fisici e psichici di idoneità alla guida da parte di medici abilitati. Per quanto riguarda in particolare la patente di guida B (autoveicoli), il rinnovo è previsto ogni dieci anni fino ai 50 anni d’età, che scendono a 5 per chi ne ha più di 70 e a 3 al compimento degli 80 anni.

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