Lamorgese alla Camera: con Giorgia Meloni guerra aperta su Forza Nuova

La questione dello scioglimento di Forza Nuovaè all’attenzione del governo“. E una decisione arriverà di concerto con la magistratura, tenendo ovviamente conto delle “indicazioni del Parlamento“. Dopo, quindi, che le Camere avranno votato la mozione del Pd. Lo ha affermato la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, rispondendo al question time alla Camera sugli scontri di sabato scorso a Roma. Ma le polemiche continuano a infuriare.

Lamorgese: perché il Governo non ha fermato Forza Nuova

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Nel mirino di Lamorgese c’è Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova a Roma. Quest’ultimo, secondo la ministra dell’Interno, si è messo in evidenza “per il deciso protagonismo soprattutto nell’intervento a piazza del Popolo. Ossia quando ha espresso la volontà di indirizzare il corteo verso la sede della Cgil“.

Le polemiche verso il Governo arrivano soprattutto da Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni, secondo cui la colpa di Lamorgese è stata di non intervenire. Ma la ministra ha spiegato: “La scelta di procedere coattivamente nei suoi confronti non è stata ritenuta percorribile dai responsabili dei servizi di sicurezza. In quel contesto, infatti, c’era l’evidente rischio di una reazione violenta dei suoi sodali con degenerazione dell’ordine pubblico“.

Giorgia Meloni all’attacco: “È stato calcolo politico”

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Lamorgese dice che sapeva, e non ha fatto nulla – ha tuttavia contrattaccato Giorgia Meloni nella sua replica al question time alla Camera con il ministro –. Se fino a ieri pensavamo la sua fosse sostanziale incapacità, oggi la tesi è più grave. Quello che è accaduto è stato volutamente permesso, e questo ci riporta agli anni più bui. È stato calcolo, siamo tornati alla strategia della tensione“.

La risposta di Lamorgese non è semplicemente insufficiente, ma offensiva delle forze dell’ordine – ha insistito Meloni –. Sette agenti lasciati a prendere le bastonate davanti alla Cgil sono un fatto indecente ed offensivo. Lo è per quella gente e per questo Parlamento, non fatto di imbecilli“. E la battaglia tra Fratelli d’Italia e la ministra dell’Interno prosegue.

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