Governo, Polverini: “Mi auguro che Conte resista”

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Dopo le dimissioni rassegnate ieri dal premier Giuseppe Conte, iniziano oggi le consultazioni al Quirinale con l’arrivo dei presidenti di Camera e Senato. Il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle e Leu appoggiano un possibile Conte-ter, mentre il centrodestra chiede con insistenza le elezioni anticipate. Italia Viva, che ha aperto la crisi di governo, invece, chiede prima di conoscere il programma.

A sostegno di un nuovo esecutivo con Giuseppe Conte ancora presidente del Consiglio, c’è anche la senatrice Renata Polverini, intercettata dai cronisti fuori da Palazzo Madama. “Probabilmente si cambierà nome nelle prossime ore? Non sapevo di questa novità. Fino a ieri tutti sostenevano che non era possibile costituire un gruppo in Senato che invece ieri è nato. Conte ha messo la faccia su scelte impopolari per contrastare la pandemia. Mi auguro che Conte resista in questa battaglia“, le sue parole.

Governo, Lonardo: “Spero in governo Conte con apertura a Renzi”

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Della stessa opinione anche la senatrice Sandra Lonardo, che ha anche motivato la propria decisione di non aderire all’ultimo al neo-gruppo “Europeisti-Maie-Cd”, che si è formato al Senato. “Ho scoperto che il gruppo si sarebbe chiamato Maie-Centro democratico con una identità politica e partitica che non ho potuto accettare. Ho chiesto scusa e sono andata via. Sono nel gruppo misto e non nel suo duplicato. Ho dichiarato in aula che avrei sostenuto il governo Conte e questo atteggiamento lo terrò anche dopo. Spero che ci sia un governo Conte con l’apertura a Renzi“, ha spiegato.

Nannicini: “Non è il momento dei veti ma del dialogo”

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Ha invitato al dialogo e alla compattezza in un momento di crisi politica, economica, sanitaria e istituzionale, l’economista e senatore del Pd, Tommaso Nannicini. “Non è il momento dei veti ma del dialogo a partire dalla maggioranza, che ha fatto nascere l’ultimo governo. È nelle cose provare a ricucire e trovare un patto di legislatura chiaro con tutti“, le sue parole.

E ancora: “Non è il momento del Conte sì, Conte No, Renzi sì, Renzi no. Non è il momento del toto-nomi ma del toto-temi per dare risposte all’Italia e all’Europa“, ha aggiunto. Secondo Nannicini la chiusura del premier uscente a Italia Viva è stata un errore. “Senz’altro si è perso tempo a sciogliere i nodi di questa crisi. Non è il momento della caccia ai transfughi, è il momento delle idee, come rilanciare il governo che aveva bisogno di una svolta, questo lo diceva anche il Pd“.

Richetti: “Nome non può essere quello di Conte”

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Diversa, invece, l’opinione di Matteo Richetti, senatore di Azione, per il quale il nome di Giuseppe Conte non è spendibile per un terzo mandato. “Questo Paese ha bisogno di un governo di grandissima credibilità internazionale e coesione. Bisogna superare questa fase, ma non lo si fa partendo da Conte, Bonafede e compagnia. Se si vuole fare un esecutivo di responsabilità non può essere questo governo. Il nome non può essere quello che prima ha guidato un esecutivo sovranista, poi quello riformista ma non troppo. L’Italia ha bisogno di cambiare completamente passo“, il suo commento con i cronisti.

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