Governo, è corsa contro il tempo.
Le reazioni della politica

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La trattativa resta difficile e i nodi da risolvere per superare la crisi di governo sono ancora tanti: la via che potrebbe portare al Conte ter, benché lastricata di buone intenzioni, resta insomma ancora piena di ostacoli. E nell’immediata vigilia dell’incontro fra Roberto Fico e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, previsto per il tardo pomeriggio di martedì, il numero delle incognite emerse dopo il tavolo dei gruppi della maggioranza tenutosi a Montecitorio sembra superare ancora quello delle certezze. E il ruolo di Italia Viva resta quello di ago della bilancia.

Grasso (Leu): “Parliamo di temi, non di uomini”

“La discussione continua, abbiamo ultimato il tema giustizia – ha dichiarato Pietro Grasso, senatore di Liberi e Uguali, uscendo da Palazzo Montecitorio -. Punto di caduta? È tutto ancora in piedi. Sono rimaste le posizioni iniziali. Sono state fatte proposte per discutere sul tema della giustizia sia penale che civile, soprattutto sulla prescrizione“.

“Si vogliono garanzie su come si possa superare la prescrizione – ha specificato l’ex presidente del Senato, facendo riferimento a uno dei nodi principali della trattativa, il cosiddetto lodo Orlando -. Anche il Movimento 5 stelle ha fatto dei passi avanti, dicendo che è disponibile a ridiscutere. Se abbiamo toccato argomento Bonafede? Nomi non se ne fanno. Si parla di temi, non di nomi”.

Serracchiani (Pd): “Crisi di governo surreale, ma stiamo sciogliendo i nodi”

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Nel Partito Democratico, intanto, si cerca di cogliere il meglio dalla discussione per giungere alla soluzione della crisi. Per Debora Serracchiani, deputata del Pd, quello svolto a Montecitorio è un “lavoro importante e utile, che serve a sciogliere nodi”.

“Questa è una crisi surreale – ha commentato Serracchiani -. Se però serve a sciogliere quei nodi che avevano impedito al Governo di dare subito delle risposte, ben venga che si stiano sciogliendo”.

Governo, Spadafora: “Sta andando bene”

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“Come sta andando? Penso abbastanza bene. Sono momenti in cui è meglio stare zitti”. Così Vincenzo Spadafora, ministro dello Sport, uscendo dalla Camera.

Salvini e la Lega non ci stanno: “Meglio dare la parola agli italiani”

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Dall’opposizione il tono è tutt’altro che conciliante: Governo istituzionale? C’è qualcuno, penso al Pd, che vuole tornare alla Fornero – ha detto Matteo Salvini, leader della Lega, nel corso di un punto stampa fuori da Palazzo Madama -. Non posso stare con chi vuole tornare alla Fornero, meglio dare la parola agli italiani”.

“L’idea di un Governo dei migliori sorretto dal Parlamento dei peggiori è surreale – ha aggiunto Salvini -. O trovano un accordo Renzi, Di Maio e Zingaretti, o ad aprile, in sicurezza, gli italiani potrebbero scegliere chi votare”.

Italia Viva resta l’ago della bilancia per superare la crisi di governo

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Ed è la posizione di Matteo Renzi e del suo partito, Italia Viva, a rappresentare l’incognita maggiore. L’ultimo scontro è proprio sul lodo Orlando anche se, secondo quanto dichiarato dal senatore Maie Saverio De Bonis, la strada è quella giusta. “Un incontro sulle questioni della giustizia, una convergenza sul lodo Orlando sta prendendo piede in queste ore aspettiamo che le trattative vadano avanti – ha detto ai cronisti fuori da Montecitorio -. Siamo fiduciosi, prevarrà il buonsenso”.

“Sul lodo Orlando si propone un timing in modo che a riforma del processo completata non si metta mano sulla prescrizione – ha aggiunto De Bonis -. Ancora non sappiamo se concluderemo oggi. Conte ter? Aspettiamo che Italia Viva sciolga la riserva, non sappiamo se è un trade off per un altro nome”.

 

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