Gallera, prima la gaffe poi lo scontro: ecco cosa è successo

Non è stato un sabato semplice per Giulio Gallera. Stavolta, per fortuna, non sono state le cifre dei decessi per coronavirus (comunque ancora 56) o la curva epidemiologica registrata in Lombardia nelle ultime 24 ore a rendere complicata la giornata dell’assessore alla Sanità lombarda. Lo sono state, piuttosto, alcune sue dichiarazioni nell’ambito dell’abituale conferenza stampa a Palazzo Lombardia nel commentare l’indice di trasmissibilità evidenziato nella regione.

Gallera e Rt 0,51: “Mi contagio se sono al cospetto di due infetti”

Presente come d’abitudine nella conferenza stampa trasmessa da Lombardia Notizie, l’assessore al Welfare illustrava i dati delle ultime 24 ore, in rialzo rispetto alla giornata precedente, quella di venerdì, quando l’1,5% dei casi positivi riscontrati dai tamponi aveva riempito di sollievo addetti ai lavori e non, essendo questo il dato più basso registrato in assoluto dall’inizio dell’emergenza.
L’assessore aveva invece dovuto ammettere una risalita al 2,6%, con i 441 positivi sui 17.191 tamponi effettuati. Ancora 56, lo abbiamo detto, erano state le vittime fra venerdì e sabato, 15.840 il bilancio totale, mentre i 688 dimessi e le terapie intensive che scendevano nuovamente sotto la soglia psicologica dei 200 posti erano le note liete.
Insomma, un report divenuto ormai tristemente classico, cui Gallera non si può certo dire di essersi mai sottratto. Tutt’altro.

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Sarà stata proprio questa abitudine alla telecamera che lo ha indotto a peccare di eccessiva superficialità, oppure la voglia di tranquillizzare i lombardi ponendo la loro attenzione sull’andamento del contagio, piuttosto che sulla lenta risalita dei casi di positività, sta di fatto che nel momento in cui ha deciso di imbattersi nella spiegazione dell’indice Rt il patatrac è stato servito.
“0,51 cosa vuol dire? Che per infettare me, bisogna trovare due persone allo stesso momento infette, e non è così semplice trovare due persone allo stesso momento infette per infettare me. Quando è a 1 vuol dire che basta che incontri una persona infetta che mi infetto anche io”.

Rt e R0, facciamo chiarezza

Le frasi di Gallera non sono passate inosservate. I primi a fiondarsi sulla spiegazione dell’assessore forzista sono stati i colleghi di TPI, che hanno definito “esilarante” quanto dichiarato in conferenza stampa dal titolare dell’assessorato al centro dell’emergenza Covid-19. Mano a mano, e non poteva essere altrimenti, i social si sono accaniti sulla gaffe andata in onda da Palazzo Lombardia, la quale è stata ripresa da praticamente tutti i media nostrani.

Ma dove ha sbagliato Gallera?

Rt (letto “erre con ti”) è un indice che misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva. Rappresenta il numero medio delle infezioni prodotte da ciascun individuo infetto, è quindi un parametro statistico utile a misurare l’andamento, in questo caso del Covid-19, nel momento in cui si fronteggia il contagio attraverso misure di contenimento. L’efficacia o meno di tali misure trova in Rt un prezioso dato di analisi.
Capita di confondere l’indice Rt con quello R0. La differenza è in realtà molto semplice. L’indice “erre con 0” calcola la media degli individui che vengono contagiati da una persona infetta, un dato molto importante all’inizio del processo di circolazione di un virus. E’ insomma il grado di infettività prima che si prendano contromisure opposte al contagio. Infatti, se nei primi giorni della pandemia i media si affidavano all’indice R0 riportato dagli esperti, si è poi passati a considerare l’Rt come parametro da monitorare con maggior attenzione.
Che in Lombardia Rt sia sceso fino a 0.51, è sicuramente una buona notizia e Gallera ben fa nel sottolineare il raggiungimento di questo traguardo: la riduzione del contagio è propedeutico alla diminuzione delle ospedalizzazioni e delle morti, ovviamente. Ma nel momento in cui l’assessore semplifica il concetto affermando implicitamente che una persona sana al cospetto di una infetta non rischia il contagio, perchè, di fatto, ce ne vorrebbero due, l’esponente del governo lombardo dice una castroneria bella e buona. Tutti, nessuno escluso, sono a rischio nel momento in cui si ritrovano al cospetto anche solo di una persona infetta, per un periodo di tempo sufficiente alla trasmissione del virus.

II secondo video di Gallera e il nuovo errore

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Non ha preso bene, Gallera, le accuse rivoltegli dall’universo mediatico e da qualche avversario politico, nonchè concittadino (non facciamo nomi: Pierfrancesco Majorino). Tanto da impegnarsi in una nuova puntata della soap “Sanità lombarda contro resto del mondo”.
Ripreso da un collaboratore e tablet alla mano, il re delle preferenze di Forza Italia in Lombardia ha citato l’Università di Padova nel tentativo di confermare quando dichiarato poco prima in conferenza stampa.
“E’ ovvio che mi tocca semplificare ai cittadini quelli che sono i dettami degli enti scientifici, ma è chiaro che se gli studi parlano di R0 pari a 0.5, significa che 100 infetti ne contagiano 50, 2 ne contagiano 1. E’ questo che intendevo” le parole dell’assessore, anticipate da appellativi rivolte ai detrattori editoriali (“blogger di pseudogiornalisti”) e politici (“gente in cerca di ribalta”).
L’assessore, tuttavia, denota recidiva nel trattare empiricamente un parametro puramente statistico – e abbiamo spiegato il perchè – tralasciando il ping-pong eccessivamente confusionario tra due diversi indici: Rt e R0, appunto.

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