Draghi, Salvini: “Prima di dire sì o no voglio parlarci”

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Prima di dare un giudizio su una persona, e dire sì o no, voglio parlarci. Voglio capire quali sono le sue idee. Poi la strada delle elezioni è sempre percorribile e preferibile. Però se questa persona mi parla di flat tax e di riaprire i cantieri fermi, il discorso sarebbe interessante“, così Matteo Salvini intercettato davanti la Camera, parlando di Mario Draghi. “Se uno mi ripropone un governo con Speranza, Boccia, Azzolina, Lamorgese tanti saluti“, ha aggiunto il leader della Lega. “La via del voto è sempre quella più efficace. Attraverso di esso gli italiani darebbero un Governo stabile a questo Paese. Prima parleremo con Draghi, poi valuteremo. Noi porteremo le nostre proposte: flat tax, azzeramento codice degli appalti e ponte sullo stretto di Messina“.

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Salvini: “Non ci interessa una riedizione del governo Conte con un premier diverso”

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Il centrodestra è la principale forza di governo in tre quarti del Paese e questo è un bene per milioni di italiani. Sabato il professor Draghi ci ascolterà e sarà una buona occasione per capire cosa vuole fare“, ha affermato Salvini. Il leader della lega ha poi chiarito il suo pensiero ai giornalisti. “Quando parlo di idee non mi riferisco a posti e ministri, non mi interessa. Se c’è la voglia di far crescere il Paese e di riaprire, andando oltre al periodo dei Dpcm e delle chiusure, è un conto. Se qualcuno a sinistra ha in mente la riedizione del governo Conte, con Pd, 5stelle e Leu, solo con un premier diverso, allora non siamo interessati“, ha aggiunto Salvini.

Salvini: “Convenienza Lega è andare al voto, ma nostro dovere ascoltare Draghi”

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La bellezza e la forza della Lega è che è un movimento libero. Non siamo costretti a fare niente contro voglia. L’unità del centrodestra per noi è un valore. La convenienza del partito Lega sarebbe quello di dire di no a prescindere, di aspettare le elezioni e di andare all’incasso dei voti. Quello che ci preoccupa è la situazione economica delle famiglie e delle imprese, quindi è mio dovere ascoltare il professor Draghi“, ha concluso Salvini.

Salvini: “Sarebbe difficile andare a governare con chi mi ha mandato a processo”

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La Lega deciderà in maniera compatta. Le divisioni le lascio ai Cinquestelle e al Pd. Il bello del nostro movimento è che quando si decide la strada, è sempre quella giusta. Prima di dire si o no, sentiremo quello che avrà da dire Draghi. Se mi presentassero il Governo di Conte, Di Maio, Renzi e Azzolina, capite che sarebbe complicato governare con chi mi ha mandato a processo“. Così Matteo Salvini prima di partecipare alla segreteria politica della Lega dagli uffici della Camera.

Salvini: “Draghi dovrà scegliere tra Grillo e Lega”

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Abbiamo deciso che per noi l’interesse dell’Italia viene prima di quello di partito. Porteremo a Draghi le nostre richieste: taglio delle tasse, taglio della burocrazia e controllo dei confini. Noi siamo disponibili a ragionare con tutti per il bene del Paese, ma il professor Draghi dovrà scegliere fra Grillo e la Lega. Se la richiesta dei Cinquestelle è la patrimoniale sui risparmi degli italiani, la nostra è l’esatto contrario. Il presidente incaricato deve scegliere se è meglio per l’Italia imporre nuove tasse o meno tasse. Noi a differenza di altri siamo liberi e non abbiamo pregiudizi. C’è l’Italia della Boldrini dove c’è posto per tutti, poi quella della Lega dove l’immigrazione va controllata. In base alle risposte che avremo faremo le nostre scelte. Per noi viene prima l’interesse del Paese, poi quello del partito“. Così Matteo Salvini a termine della segreteria politica della Lega alla Camera.

Tajani: “Vediamo i contenuti e i ministri, andiamo con spirito costruttivo”

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Vediamo i contenuti e i ministri, andiamo con spirito costruttivo“, così Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, nel giorno in cui Draghi avvia le consultazioni. “La scelta di Draghi va nella direzione indicata da Berlusconi” continua. “Lo aveva indicato lui come governatore Bce e Bankitalia“, ricorda. Quindi il centrodestra si spacca? “Cerchiamo di essere coesi“, risponde Tajani.

Giorgetti: “Draghi come Ronaldo, mai in panchina”

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Quando avevo dieci anni ho giocato al totocalcio, ma non ho mai vinto“, così il vicesegretario della Lega, Giancarlo Giorgetti, rispondendo alla domanda inerente ad un suo possibile incarico come ministro. “Draghi è un fuoriclasse come Ronaldo, non deve mai stare in panchina“, ha concluso.

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