Di Maio: “Afghanistan, priorità è evacuare i civili”, ecco i numeri

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Per quanto riguarda l’Afghanistan, noi consideriamo imprescindibili, come Italia, cinque priorità. E la prima è legata alla protezione dei civili. La messa in sicurezza degli afghani è al centro dei nostri sforzi di queste ore“, spiega il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ospite al Meeting di Rimini domenica.

Afghanistan, i numeri dell’Italia a sostegno dei civili

Mi riferisco agli afghani che hanno collaborato a vario titolo con la comunità internazionale e personalità che si sono esposte a favore dei diritti umani e civili. Io in questo momento vi parlo dall’Unità di Crisi della Farnesina. Qui, insieme al ministero della Difesa, al Viminale e a Palazzo Chigi stiamo gestendo le operazioni di evacuazione dei cittadini dell’Afghanistan che hanno lavorato con noi in questi vent’anni“, ha quindi illustrato Di Maio.

L’Italia in questo momento è presente con il console e un nucleo di militari presso l’aeroporto di Kabul. E continua a lavorare per portare in salvo i collaboratori e gli attivisti che vogliono lasciare il Paese – ha insistito Di Maio –. Per dare qualche numero, abbiamo evacuato finora circa 1.600 civili afghani, nostri ex collaboratori e loro familiari. Il piano è di trasferirne in Italia circa 2.500. Questo nel giro di poco meno di una settimana“.

Le parole di Biden e le polemiche su Di Maio

Oltre a Di Maio, in queste stesse ore anche il presidente degli Usa Joe Biden ha spiegato che nelle operazioni di evacuazione sono coinvolti anche i locali. “Dall’Afghanistan abbiamo già evacuato migliaia di persone. Dal 14 agosto 28 mila, da luglio 33 mila, solo nelle ultime ore 11 mila. Ora la priorità è far uscire dal Paese i cittadini americani, il Dipartimento di Stato sta contattando tutti coloro che si trovano ancora lì. Ma stiamo portando via anche tanti afghani. Le immagini che vedo, provenienti da Kabul, mi fanno soffrire. Ho il cuore in frantumi, ma abbiamo ancora tantissimo lavoro da fare“, ha dichiarato.

Lo stesso Luigi Di Maio, appena qualche giorno fa, era peraltro finito al centro di vibranti polemiche. Mentre si stava verificando una delle più importanti crisi di politica estera degli ultimi anni, infatti, i quotidiani hanno fotografato il ministro in spiaggia in Salento. In quelle ore il personale dell’ambasciata italiana in Afghanistan, non era stato ancora rimpatriato. E in tanti hanno criticato la mancata interruzione immediata delle sue ferie mentre i diplomatici italiani preparavano l’evacuazione dell’ambasciata con i talebani in avanzata verso Kabul.

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