Conte, Salvini nel mirino: “Lavora contro l’interesse nazionale”

Settimana sul filo della tensione tra Giuseppe Conte e Matteo Salvini. Con il leader della Lega che, prima e dopo la decisione del Senato ad autorizzare il processo sul caso Open Arms, ha attaccato il Presidente del Consiglio. E quest’ultimo che nel frattempo ha deciso di rispondere, con una stoccata all’ex alleato tramite un’intervista concessa all’agenzia ‘Dire’.

Conte contro Salvini: “Noi ruolo chiave in Europa, clima di sfiducia è strumentale”

L’Italia ha esercitato un ruolo chiave in Europa – ha sottolineato Conte –. Con grande autorevolezza siamo stati protagonisti di un intenso negoziato che ha portato, dai tempi dell’introduzione dell’euro, a un accordo senza precedenti su Next Generation Eu di cui l’Italia beneficerà per circa il 30% dei fondi. Una decisione che segnerà il futuro del processo di integrazione europeo e chiude la stagione dell’austerity“. Quindi, a precisa domanda su Salvini, l’affondo.

Certi atteggiamenti ‘negazionisti’ si pongono oggettivamente contro l’interesse nazionale e rischiano maldestramente di disintegrare la fiducia degli italiani nell’Europa. Trovo grave che si alimenti strumentalmente un clima di sfiducia che non trova corrispondenza nella realtà“, ha infatti attaccato Conte, a commento di quanto sostenuto dal leader delle Lega. Ossia che le risorse potrebbero essere a disposizione dell’Italia in forte ritardo o addirittura non arrivare.

L’Italia e i fondi europei: “La più grande stagione di riforme di sempre”

Conte ha però anche approfondito ciò che il suo governo intende fare con i 209 miliardi di euro a disposizione grazie al Recovery Fund. “È una cifra che porta con sé una grande responsabilità. Lavoreremo senza sosta sui progetti per cogliere quest’opportunità di rilancio dando avvio alla più grande stagione di riforme e di modernizzazione del Paese. Il nostro Piano si concentrerà su obiettivi come la transizione green ed energetica, la digitalizzazione e l’ammodernamento delle nostre infrastrutture. Abbiamo l’obbligo morale di restituire ai nostri figli un Paese migliore: più competitivo, più moderno, più inclusivo“, ha spiegato il Premier.

L’ultima battuta è sulla scuola: “Lo diciamo ormai da settimane che a settembre gli studenti torneranno in classe in presenza. La scuola è una grande sfida per il Paese, stiamo parlando di oltre dieci milioni di persone – tra studenti, docenti e personale – che dovranno rientrare nelle aule. Siamo al lavoro per garantire loro condizioni di massima sicurezza. E stiamo procedendo all’acquisizione e alla distribuzione delle apparecchiature e dei dispositivi di protezione individuale per permettere agli studenti di ricominciare l’anno scolastico senza alcun rischio“. Parola di Giuseppe Conte.

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