Casellati: “Vaccini necessari per ripartire. Processi? Tempi come Ue”

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“Occorre la consapevolezza che senza la vaccinazione non si potrà mai uscire in via definitiva dalla pandemia. I vaccini servono a proteggere la salute, ma sono anche il presupposto per fare ripartire il nostro Paese”. Lo ha detto la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, alla tradizionale cerimonia del Ventaglio.

Vaccini, Casellati: “Grande risultato di comunità”

“Si tratta ora – ha aggiunto – di sconfiggere il virus attraverso la nostra prima arma a tutela della salute, cioè il vaccino. La capillare campagna vaccinale ha consentito ormai di raggiungere più della metà della popolazione italiana. Le prenotazioni stanno accelerando, la macchina funziona a pieno regime”.

“Penso sia un grande risultato di comunità, per il quale sono grata anche alle Forze Armate, alle Forze dell’ordine e ai tanti volontari che ogni giorno sono al nostro fianco nei centri vaccinali. Ma non basta – ha chiosato -. Occorre la consapevolezza che senza la vaccinazione non si potrà mai uscire in via definitiva dalla pandemia”.

“La ripresa punti sulle donne con politiche sociali”

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“Ci sia poi una nuova consapevolezza: la ripresa punti sulle donne”, ha continuato Casellati. La presidente del Senato ha quindi spiegato che crescita e parità di genere sono elementi inseparabili e indissolubili e l’agenda femminile deve diventare un elemento trasversale a tutte le politiche”.

“Le donne, protagoniste di una nuova resistenza in tempi di Covid, possono essere le vere artefici della nuova rinascita. Hanno dimostrato capacità di azione, coraggio, pragmatismo e idealità – ha proseguito -. Sono state in grado di coniugare i nuovi e più gravosi impegni familiari con le loro occupazioni e le loro professioni”.

“Puntare sulle donne significa dare spazio a nuove politiche sociali che non siano solo incentivi economici all’assunzione femminile – ha sottolineato Casellati -. Servono forme di conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro e, quindi, un reale ampiamento dell’offerta di servizi”.

“Processi? Servono tempi ragionevoli, come in Ue”

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Infine, commentando la riforma della Giustizia, ha dichiarato: “La vera sfida è ricondurre la durata del processo penale e civile a tempi ragionevoli, in linea con gli standard dei Paesi più avanzati dell’Unione Europea – ha concluso la presidente del Senato -. Una risposta di giustizia che sia certa e fornita in tempi rapidi costituisce uno dei maggiori incentivi per gli investimenti, una delle condizioni essenziali per attrarre nuove risorse e nuovi capitali”.

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