POLITICA

Calenda, niente Terzo Polo con Renzi: le dichiarazioni

Crisi Renzi-Calenda, sembra davvero finita. Dopo la dura intervista rilasciata da Carlo Calenda al Corriere della Sera, i toni tra i due leader sembrano essersi fatti ancora più duri. A sancire la fine della ‘relazione’, è una nota di Azione: “Lo stop deriva dalla scelta di Italia Viva di non votare un documento ieri che avevano dichiarato essere già letto e condiviso. Dietro tutto questo c’è solo un fatto: Renzi tornato alla guida di Italia Viva da pochi mesi non ha alcuna intenzione di liquidarla in un nuovo partito. Scelta legittima ma contrastante con le promesse fatte agli elettori. Dopo mesi di tira e molla ne abbiamo semplicemente preso atto. In un clima volutamente avvelenato da insulti personali da parte di Renzi e di quasi tutti gli esponenti di Italia Viva a Carlo Calenda”.

Calenda e Renzi | Palazzo Chigi

Le dichiarazioni di Calenda

Intercettato da Enrico Lucci, inviato di Striscia la Notizia, nella giornata di giovedì 13 aprile Carlo Calenda ha dichiarato: “Il partito non lo riusciremo a fare, perché non lo vuole fare”, riferendosi a Matteo Renzi. Quando gli viene chiesto quali siano, invece, le obiezioni del suo collega-avversario, il leader di Azione risponde: “Perché vuole tenersi soldi e partito di Italia Viva e non si può far nascere, da due partiti, tre partiti. Diventa ridicolo”. Secca la risposta dell’ufficio stampa di Italia Viva, che su Twitter scrive: “Interrompere il percorso verso il partito unico è una scelta unilaterale di Carlo Calenda. Pensiamo che sia un clamoroso autogol ma rispettiamo le decisioni di Azione. Gli argomenti utilizzati appaiono alibi. Italia Viva è pronta a sciogliersi, come Azione, il 30 ottobre, dopo un congresso libero e democratico. Sulle risorse, Italia Viva ha trasferito fino a oggi quasi un milione e mezzo di euro al team pubblicitario di Carlo Calenda ed è pronta a concorrere per la metà delle spese necessarie alla fase congressuale e a trasferire le risorse dal momento della nascita del partito unico”.

Matteo Renzi | Foto Newsby

Com’è nata la crisi?

Nonostante negli ultimi mesi ci fossero stati diversi segnali che facevano pensare a delle crepe nel rapporto tra Renzi e Calenda, a dare il colpo di grazia sembrerebbe essere stata la decisione del leader di Italia Viva di diventare direttore de ‘Il Riformista’, decisione di cui Calenda sarebbe stato informato solo poco prima dell’annuncio ufficiale.Ho accettato una sfida affascinante: per un anno sarò il direttore de Il Riformista”, aveva dichiarato Renzi, che poi aveva chiarito: “Capisco che sorprenda qualcuno la mia scelta per la direzione. Nessuno sa più cos’è la verità e cosa è la virilità. L’identità del Riformista è non essere il sovranismo di Giorgia Meloni, e nemmeno la linea politica che ha vinto il congresso del Pd con Elly Schlein, e nemmeno quella del M5s di Giuseppe Conte”.

 

Lavinia Nocelli

Lavinia Nocelli è una fotogiornalista di Senigallia. Si occupa di salute mentale, migrazioni e conflitti sociali: ha realizzato reportage nei campi profughi di Calais e Dunkerque, in Romania, Ucraina e Albania, a bordo della Sea Watch e in Irlanda del Nord. Collabora con The Independent, Il Manifesto, Lifegate, TPI, InsideOver, Skytg24, e Good Morning Italia, tra gli altri

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