POLITICA

Berlusconi, testamento colombiano: indagato per falso il sedicente erede

Sostiene di essere tra gli eredi di Silvio Berlusconi per via di un testamento che il Cavaliere avrebbe sottoscritto in Colombia poco più di due anni fa. Un documento che però la procura di Milano ritiene sia stato falsificato. Per questo i pm hanno provveduto a iscrivere nel registro degli indagati Marco Di Nunzio, l’imprenditore torinese, residente in Colombia, che pretende di passare all’incasso di una notevole fortuna.

L’ipotesi di reato è falsità in testamento. L’impulso all’inchiesta è partito dall’allora ambasciatore italiano a Bogotà Gherardo Amaduzzi, che ha segnalato la vicenda alla procura di Milano, che ha quindi aperto un fascicolo.

Il testamento non olografo di una sola pagina, con in calce la (presunta) firma di Berlusconi, sarebbe stato siglato a Cartagena nel 21 settembre del 2021, in presenza di due testimoni, presso lo studio del notaio Jimenez Najera Margarita Rosa, a Barrio Espinal, durante una visita del Cavaliere nel Paese sudamericano. Nel testo redatto al computer, Berlusconi avrebbe lasciato all’imprenditore il 2% delle quote di Fininvest, 26 milioni di euro (di cui 20 destinati a promuovere Forza Italia), il 100% delle quote della società titolare delle ville ai Caraibi, la barca a vela “Principessa VaiVia” e le altre imbarcazioni.

La famiglia Berlusconi: un falso

Che si tratti di un falso ne è convinta la famiglia di Berlusconi. Tramite i propri legali ha escluso ai pm di Milano che il fondatore di Forza Italia, scomparso lo scorso 12 giugno, conoscesse l’imprenditore Di Nunzio e che nel settembre di due anni fa si trovasse in Colombia.

Lo scorso 22 giugno il diplomatico ha avvertito la magistratura milanese di aver ricevuto dall’imprenditore piemontese una diffida testamentaria. In sostanza aveva chiesto la pubblicazione anche in Italia del testamento.

L’imprenditore asseriva, e sostiene tuttora, di essere destinatario di un patrimonio ragguardevole in virtù di un legame di amicizia con l’ex premier. Tant’è che nel 2013 si era candidato alla presidenza della Regione Lombardia con la lista “Movimento Bunga Bunga“, poi esclusa dalla commissione della Corte d’appello a causa di presunte irregolarità nelle firme che sono sfociate in una inchiesta.

La famiglia di Silvio Berlusconi il giorno del funerale | Foto Ansa/ Matteo Bazzi – Newsby.it

In base agli accertamenti dei pm, l’imprenditore 55enne avrebbe tentato, senza successo di far pubblicare quel testamento a Milano, insistendo attraverso l’ordine notarile e il notaio della famiglia Berlusconi, ora parte lesa. Una mossa replicata fino a quando lo scorso 3 ottobre è stato depositato e pubblicato presso uno studio notarile di Napoli.

Assistito da un procuratore generale, l’avvocato Erich Grimaldi, Di Nunzio ha formalizzato una diffida ai cinque figli di Berlusconi con la quale reclama il presunto lascito.

“Chiederemo il sequestro giudiziario del 2% delle azioni Fininvest che, da legato testamentario, dovevano entrare nell’immediata disponibilità del Di Nunzio, come richiesto con l’atto di diffida inviato il 6 ottobre 2023“, ha detto il legale all’agenzia Agi.

I pm valutano reati di truffa e tentata estorsione

Ora inquirenti e investigatori stanno facendo luce sul giallo del secondo testamento del Cavaliere. Intanto hanno avviato una rogatoria oltreoceano per recuperare l’originale di quel documento su cui, poi, effettuare una consulenza e inoltre stanno valutando se contestare al sedicente erede anche i reati di truffa e di tentata estorsione, dopo che in una intervista televisiva ha in sostanza affermato che avrebbe potuto anche accontentarsi di una transazione. La richiesta di assistenza giudiziaria alle autorità colombiane per ora non ha avuto risposta.

Nel testamento di Berlusconi il destino dell’impero

Secondo l’unico testamento ufficiale reso pubblico lo scorso 6 luglio, ai due figli nati dal primo matrimonio – Pier Silvio e Marina Berlusconi – è andata la maggioranza di Fininvest (insieme raggiungono il 53% del gruppo con quote paritarie).

All’ultima compagna Marta Fascina Berlusconi ha lasciato invece 100 milioni di euro. Stessa cifra al fratello Paolo. All’amico Marcello Dell’Utri sono andati 30 milioni. Lasciti disposti “per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me”,  ha precisato il fondatore di Forza Italia.

Nella lettera indirizzata ai cinque figli (Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi), Silvio Berlusconi ha scritto: “Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà”. Il testo era contenuto in una busta non sigillata, datata Arcore 19 gennaio 2022, con la scritta “ai miei figli” contenente un foglio di carta intestata composto da due facciate, in tutto una quindicina di righe. “Sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue”.

Federica Giovannetti

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