Ucraina, Zelensky ai cittadini russi: “Il silenzio rende complici”

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Nell’ultimo videomessaggio caricato sui suoi canali social, Volodymyr Zelensky, il presidente dell’Ucraina, ha invitato i cittadini russi a non restare in silenzio di fronte a quanto sta avvenendo. “Quando il male raggiunge tali proporzioni, il silenzio delle persone si avvicina alla complicità. Pertanto, se hai la cittadinanza russa e resti in silenzio, significa che sostieni” la guerra di Mosca. “E non importa dove ti trovi, che sia in Russia o all’estero, la tua voce dovrebbe suonare a sostegno dell’Ucraina“, ha affermato. Il leader ucraino ha inoltre sottolineato come sempre più Paesi si stanno unendo alla discussione sul bando ai visti in Europa per i cittadini russi. Discussioni che secondo Zelensky dovrebbe portare a decisioni “appropriate“.

Ucraina, 42 Paesi chiedono il ritiro delle truppe russe da Zaporizhzhia

Mentre la guerra in Ucraina, entrata nel suo 173esimo giorno, prosegue, la preoccupazione nei confronti di quanto sta succedendo a Zaporizhzhia cresce. Sono ben 42 i Paesi che hanno chiesto a Mosca di ritirare le proprie forze militari dalla centrale nucleare. Il dispiegamento di truppe e armamenti russi presso l’impianto atomico è inaccettabile, in quanto “non tiene conto dei principi di sicurezza, protezione e salvaguardia che tutti i membri dell’Aiea si sono impegnati a rispettare“, si legge in un comunicato.

Nel frattempo, Yevhen Yenin, il viceministro degli Interni dell’Ucraina, ha dichiarato che dall’inizio dell’invasione, risalente al 24 febbraio scorso, le forze russe hanno effettuato oltre 22.000 attacchi su obiettivi civili in Ucraina e circa 300 su obiettivi militari. Yenini ha sottolineato che per Mosca “tutto può diventare un obiettivo da attaccare“. Tra i possibili target ci sono anche le scuole, i centri commerciali e le infrastrutture.

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