Ucraina, vertice Nato a Bruxelles: Usa si preparano a incidenti nucleari

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I leader degli Stati membri della Nato si sono incontrati oggi a Bruxelles per il vertice straordinario sulla guerra in Ucraina. L’Alleanza Atlantica ha deciso di rafforzare le proprie difese a Est, schierando quattro nuove unità da combattimento in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia.

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Si affiancheranno alle forze già presenti dal 2014 in Polonia e nei Paesi baltici e alle 100mila truppe statunitensi presenti sul territorio europeo. Inoltre, è stata presa la decisione di incrementare la fornitura di armi a Kiev. Esclusa, invece, l’imposizione di una no fly zone.

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Nel corso di una conferenza stampa, Jens Stoltenberg, il segretario generale della Nato, ha aggiunto che “gli alleati assisteranno l’Ucraina con aiuti finanziari e umanitari”. “Prenderemo ulteriori decisioni quando ci incontreremo a Madrid”, ha aggiunto. Il vertice in questione si svolgerà alla fine di giugno.

La giornata si è aperta con le richieste degli alleati alla Cina di chiarire la sua posizione rispetto alla Russia e di assumersi le sue responsabilità.Non è tardata ad arrivare la risposta di Pechino, che ha accusato Stoltenberg, di “diffondere disinformazione”. Il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, ha infatti affermato che “accusare la Cina di diffondere false informazioni sull’Ucraina è di per sé diffondere disinformazione. La posizione della Cina è coerente coi desideri della maggior parte dei Paesi e qualsiasi accusa e sospetto ingiustificato contro la Cina sarà sconfitto”. Al termine del vertice, Stoltenberg ha ribadito che la Cina “non deve fornire sostegno economico o militare all’invasione russa“.

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Bloomberg: “Usa e Nato si preparano al rischio di incidenti nucleari”

Intanto, secondo l’agenzia Bloomberg, che cita funzionari dell’Amministrazione di Washington, Usa e Nato si stanno preparando al rischio di incidenti nucleari e biologici russi. Per questo valutano l’invio di missili antinave e posture di deterrenza. Dalla bozza del comunicato finale del G7, inoltre, emerge l’impegno degli alleati affinché la Russia affronti “severe conseguenze” per l’invasione dell’Ucraina. Per questo sono pronti ad attuare le sanzioni già decise e ad adottarne di nuove.

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Stolberg ha dichiarato che il generale Tod D. Wolters, il comandante militare della Nato, “ha attivato gli elementi di difesa chimica, biologica, radiologica e nucleare della Nato. Inoltre, gli alleati stanno schierando ulteriori difese chimiche, biologiche e nucleari per rafforzare i nostri gruppi di battaglia esistenti e quelli nuovi“.

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Presente oggi per il triplo vertice diplomatico anche il presidente americano Joe Biden. “Oggi a Bruxelles mi incontro con i nostri alleati Nato, i membri del G7 e il Consiglio europeo per discutere la nostra risposta all’attacco immotivato e ingiustificato della Russia all’Ucraina – scrive l’inquilino della Casa Bianca in un tweet -. Siamo uniti nella difesa della democrazia e con il popolo ucraino”. Secondo Sky News, i Paesi della Nato sono infine d’accordo sulla proroga di un anno del mandato di Stoltenberg.

Ucraina, l’Onu ha approvato la risoluzione umanitaria

L’assemblea Generale dell’Onu ha adottato la risoluzione proposta dall’occidente sulla situazione umanitaria in Ucraina, che chiede “l’immediata cessazione delle ostilità da parte della Russia, in particolare di eventuali attacchi contro i civili”, l’accesso umanitario e la protezione dei civili, del personale medico, dei giornalisti e degli operatori umanitari. 140 Paesi hanno votato a favore della risoluzione, 5 si sono detti contrari (Russia, Siria, Bielorussia, Eritrea, Corea del Nord) e 38 si sono astenuti (tra cui la Cina).

G7 pronto ad adottare ulteriori sanzioni

I leader del G7 si sono detti pronti ad adottare nuove sanzioni contro la Russia. Inoltre continueranno a lavorare per impedire che quelle già decise vengano aggirate. Hanno anche concordato di impedire ogni transazione con la Banca centrale russa.

Ucraina, Draghi: “Pronti a inasprire sanzioni se necessario”

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A margine dei lavori a Bruxelles, Mario Draghi, il presidente del Consiglio, ha parlato della possibilità di inasprire le sanzioni, “se necessario”. Quest’ultime “hanno effetti straordinari sull’economia russa” che è “indebolita”.

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Il premier ha poi ribadito l’impossibilità di “coinvolgere la Nato e l’Unione europea in una no fly zone.

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Draghi ha sottolineato che, nonostante la fermezza sulle sanzioni, c’è tutta l’intenzione di continuare a cercare una possibile pace. “L’Italia come, altri Paesi europei, si muove su questi due binari”.

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Il premier ha sottolineato che non c’è stata “nessuna condanna per la Cina, anzi la speranza che contribuisca al processo di pace”. Lo ha detto il premier Mario Draghi in un punto stampa a Bruxelles.

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