Nato esclude no-fly zone: “Non siamo parte del conflitto”

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Gli alleati della Nato non partecipano al conflitto in Ucraina. La Nato e gli alleati della Nato forniscono supporto all’Ucraina“. Così il segretario generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg ha chiarito che la Nato non intende istituire una no-fly zone in Ucraina. “Aiutiamo l’Ucraina a difendere i diritti di autodifesa, un diritto sancito dalla Carta delle Nazioni Unite. La nostra priorità principale ora è fornire più sistemi di difesa aerea all’Ucraina. I nostri sistemi di difesa aerea sono configurati per difendersi dagli attacchi 24 ore su 24“. Stoltenberg ha poi ribadito che i missili caduti in Polonia sono stati con ogni probabilità un incidente: “Non abbiamo alcuna indicazione che questo sia stato il risultato di un attacco deliberato e questo incidente non ha le caratteristiche di un attacco. Questo spiega anche perché le reazioni sono state quelle di ieri sera, perché non aveva le caratteristiche di un attacco deliberato contro il territorio della Nato“.

Nato, Stoltenberg: “Non c’è prova di un attacco deliberato alla Polonia”

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Stolteberg ha spiegato che “i missili caduti ieri in territorio polacco provocando la morte di due persone con tutta probabilità non sono russi“. La Nato non ha “alcuna indicazione che questo sia il risultato di un attacco deliberato. Le analisi preliminari suggeriscono che si sia trattato di un missile di difesa aerea ucraino lanciato per difendere il territorio ucraino dagli attacchi russi“. Ma Stoltenberg ha poi puntualizzato che “non è colpa dell’Ucraina. La Russia ha la responsabilità ultima dell’accaduto, perché continua la sua guerra illegale“.

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